Sampmania:| Ma quale miracolo!
Miracolo, oppure favola, o ancora sogno: così in molti hanno definito la partenza in campionato della Sampdoria. La vittoria a San Siro e il risultato positivo della prima a Marassi contro il Siena hanno riportato sui blucerchiati le attenzioni che da un po' non giravano attorno a Bogliasco. L'isola è tornata felice dopo due anni burrascosi, ora tutti se ne accorgono a gridano al miracolo, quasi come se niente fosse successo in questi mesi di buio.
A tutti coloro che si sono accorti della Sampdoria solo oggi bisogna ricordare come la favola Sampdoria sia in realtà prima stata scritta a tavolino. Da Edoardo Garrone, che da subito si è impegnato per riportare i blucerchiati dove meritano, e da Pasquale Sensibile, contestato fino a quando le ultime due sessioni di mercato non hanno portato quei giocatori di cui adesso tutti parlano. A quel tavolino si è poi seduto, con determinazione, Ciro Ferrara. Il mister ha puntato i piedi sul modulo e su alcune situazioni da cambiare.
La Sampdoria lo ha accontentato con un mercato importante, lui ha saputo cogliere al volo alcune occasioni di importanza vitale, Andrea Poli in primis. La nuova Sampdoria dunque non è un miracolo, né una favola, né un sogno. E' un progetto a cui in molti, tifosi per primi, hanno creduto. Un lavoro che si è sviluppato nel tempo, in cui sono entrati molti interpreti. Un gruppo che vive non solo dell'entusiasmo delle vittorie ma anche e soprattutto della competenza degli uomini.
Il giorno della retrocessione uno striscione campeggiava in gradinata, e chiedeva umiltà e competenza. La gente di Marassi è stata accontentata, non con una botta di fortuna, ma con qualcosa che durerà nel tempo. Due vittorie per iniziare, ma il cantiere Sampdoria proseguirà prima con una salvezza tranquilla e poi con qualche sogno da realizzare. Il tutto con fondamenta solide per evitare bruschi passi indietro.