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Sampmania: la sconfitta la immaginavamo, i regali no
Natale, si sa, è tempo di regali. E' proprio ciò che brucia maggiormente, dopo Napoli-Samp. La sconfitta potevamo anche immaginarcela, i 'cadeaux' agli avversari invece proprio no. Al Napoli sono 'extraterrestri'. Giampaolo ha usato questo termine, ed è sicurmente vero. Callejon, Insigne, Hamsik, Mertens sono tutti giocatori di un altra categoria. Così come ritengo 'fuori concorso' il meraviglioso Allan, calciatore a mio parere sottovalutato eppure in questo momento tra i primi 3-4 del campionato nel suo ruolo. Si sapeva che avremmo incontrato una formazione forte, ce lo aspettavamo, ecco perchè avremmo potuto analizzare serenamente la sconfitta contro la capolista della Serie A se i blucerchiati non avessero fatto tutto ciò che era in loro potere per complicarsi da soli la vita. Quello che non si riesce proprio a digerire sono i regali anticipati, quelli che rovinano una grande prestazione corale. Barreto va giù troppo facilmente in occasione del primo gol, magari viene anche spinto, è vero, ma un giocatore della sua esperienza quel pallone non deve perderlo mai e poi mai. Neppure Ferrari, in quella circostanza, dovrebbe stazionare a metà strada tra Callejon e Allan. Vale anche per Strinic, che lascia completamente solo Callejon disinteressandosi totalmente della marcatura in fase difensiva. Da incubo anche il pallone perso da Ferrari quando Insigne firma il 2-2. lo stesso dicasi per l'impacciato terzetto che insegue Allan come nei film muti anni '30 quando il Napoli completa la rimonta. Ecco, è su questo aspetto che Giampaolo dovrà lavorare: la Samp, per non dilapidare quanto di buono fatto sino ad ora, è chiamata a un netto miglioramento tecnico. I blucerchiati devono recuperare gli automatismi e la concentrazione in fase difensiva, che sono anche le caratteristiche su cui Giampaolo aveva costruito le fortune del club di Corte Lambruschini.
E poi diciamocelo: quanto manca Linetty a questa Sampdoria? A mio modo di vedere, tantissimo. Il polacco, rispetto ai compagni Torreira e Praet, è quello meno dotato dal punto di vista tecnico, più votato al sacrificio e alla quantità. Eppure, l'ex Lech Poznan non è soltanto un 'fabbro', uno di quei giocatori che picchiano (molto) e giocano poco. Sa toccare la palla, sa trattarla, e lo fa pure bene.Barreto queste qualità non le ha. Il paraguaiano è un onesto gregario, una buona alternativa per partite fisiche o tirate, quando è fondamentale ergere un muro di scudi a difesa del fortino. Ma se la Samp deve fare gioco, impostare e dialogare in spazi intasati, Barreto è un pesce fuor d'acqua. Parla un'altra lingua rispetto ai compagni di reparto. E purtroppo ce ne siamo resi conto in maniera netta. Il rientro di Linetty sposterà sicuramente gli equilibri, ne sono convinto. E la Samp potrà ripartire. Le parole di Sarri che citavo in apertura, comunque, devono essere anche le dichiarazioni da cui prendere spunto per rimettersi in carreggiata: la Sampdoria non si deve snaturare, deve continuare a fare il suo gioco, seguendo una certa filosofia di calcio, perchè è questo che l'ha issata sin lassù. Quello che non deve più replicare, invece, sono i regali anticipati. Di quelli no, non ne possiamo più. Alle volte, qualche calcione per allontanare la palla è persino salutare.