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    Sampmania: la Sampdoria spuntata vuole (ri)scoprire Djuricic

    Sampmania: la Sampdoria spuntata vuole (ri)scoprire Djuricic

    • Lorenzo Montaldo
    Immaginare una Sampdoria ‘spuntata’ avrebbe forse fatto sorridere solamente qualche giorno fa. Il potenziale offensivo blucerchiato sino ad oggi si era rivelato l’arma in più della rosa doriana, anche perché una squadra che può contare su interpreti del calibro di Quagliarella, Muriel e Schick difficilmente evidenzia problemi in fase realizzativa.

    Ma poche cose cambiano rapidamente come le percezioni nel mondo del calcio. E così la Samp si è ritrovata, da un momento all’altro, a fare i conti con una coperta diventata improvvisamente corta là davanti. Polveri bagnate per l’attacco di Giampaolo, insomma, con il solo Quagliarella a reggere il peso del reparto (il numero 27 faccia pure tutti gli scongiuri del caso).  La Samp non ha fretta di rischiare Muriel dal primo minuto – comunque ormai praticamente guarito – e sia Schick che lo sfortunatissimo Budimir hanno patito lo stesso infortunio. Lussazione della spalla, nemmeno un problema fisico così comune per un calciatore. Sembra davvero che la sorte voglia farsi beffe dell’ex Crotone, con un suo senso dello humor difficile da comprendere. Se il fato però si è accanito su Budimir, che avrebbe voluto approfittare dell’occasione per mettersi in mostra (non è detto che non ci riesca, il croato stringe i denti e proverà ad esserci, già ieri è tornato in gruppo), il destino potrebbe anche sorridere ad un altro protagonista per certi versi inatteso in casa Samp.

    Filip Djuricic ha vissuto una stagione davvero particolare a Genova. Impiego poco, ma considerazione tanta. Molta da parte dei tifosi, impressionati da alcuni suoi strappi ed accelerazioni, molta anche da parte del suo allenatore Marco Giampaolo. Almeno a parole. Djuricic, però, sino ad oggi il campo lo ha visto pochissimo. E quasi sempre da mezz’ala, mai da trequartista o da attaccante esterno, i suoi ruoli naturali. Sino ad oggi. La tentazione di impiegarlo dal primo minuto a Roma contro la Lazio per il mister c’è eccome. Sarebbe una bella novità per il serbo, che  ad oggi ha racimolato 16 presenze, vero, ma per la miseria di 303 minuti complessivi. Oltretutto praticamente mai da titolare. Soltanto una volta l’ex Benfica è partito nell’undici iniziale: era febbraio, Palermo-Sampdoria 1-1. E pure in quell’occasione Djuricic in campo ci rimase meno di un’ora.  In alcune circostanze Djuricic ha incantato, come contro il Milan a San Siro. In altre, ad esempio nella trasferta di Reggio Emilia, ha girato a vuoto. La Samp ci ha puntato molto a gennaio, tanto da ‘investire’ nientemeno che Pedro Pereira  su di lui. E per l’anno prossimo Djuricic si candida come uno dei potenziali protagonisti del campionato doriano, mercato permettendo. A Giampaolo piace per la sua duttilità, unita alla velocità e alla tecnica che da giovanissimo gli erano valse il soprannome di 'Messi dei Balcani'. Magari il paragone è irrealistico, ma Djuricic le qualità le ha. Potrebbe rivelarsi una bella sorpresa, soprattutto se innescato da un Quagliarella rinato. 

    E mentre Djuricic scalpita, Budimir morde il freno cercando di recuperare in tempo. Il posto da titolare contro la Lazio si potrebbe trasformare così in una lotta serrata tra due giocatori che sembrano essere scivolati in fondo alle gerarchie di Giampaolo. Segno che pure in un finale di campionato che poco ha da chiedere a livello di classifica, il tecnico è stato bravo a fornire gli stimoli adeguati ai suoi giocatori. Persino a quelli che hanno giocato meno. La Sampdoria del futuro si costruisce (anche) così. “Di necessità virtù”, dice un vecchio adagio inflazionato. Chissà che pure questa volta non possa essere così.

    @MontaldoLorenzo

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