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    Sampmania: quest'anno partite del genere non le accettiamo

    Sampmania: quest'anno partite del genere non le accettiamo

    • Lorenzo Montaldo
    Sì, è calcio d’agosto. Sì, una squadra non si valuta dopo due partite. Sì, la Serie B è lunga, i giudizi di oggi possono essere ribaltati domani. Tutto giusto eppure no, prestazioni del genere non sono accettabili. Non quest’anno, non da una Sampdoria costruita per giocarsi il campionato, non da una delle protagoniste - soltanto potenziali, per ora - della cadetteria. Il tempo del politicamente corretto e delle attenuanti è finito. Troppo presto? Forse è vero, ma è meglio mettere da subito in chiaro le cose. “Patti chiari, amicizia lunga” mi dicevano da bambino.

    Non possiamo sopportare una Sampdoria che fa 1 tiro in porta in 100 minuti con la Reggiana, non possiamo digerire che Bardi non compia neppure una parata nell’arco dell’intero match. Soprattutto, non mi vanno giù l’atteggiamento e l’attitudine mostrati dalla squadra. Ogni volta resto deluso perché mi aspetto un certo tipo di prestazione, e ne viene fuori un altro totalmente diverso da quello che mi ero immaginato. C’erano 23.000 persone al Ferraris in un sabato sera nel cuore di agosto, entusiasmo alle stelle, era la prima in casa della rinascita: come puoi ceffare totalmente una partita così?

    Il primo tempo è stato imbarazzante a livello di offerta di gioco, la ripresa aveva mostrato una Samp leggermente più convinta, sino al pasticcio di Vieira. Già, si potrebbe dire: hai perso per una leggerezza di un singolo. Già ma innanzitutto il mio giudizio non sarebbe cambiato neppure con uno 0-0, e c’è un secondo aspetto da valutare. Quello strafalcione del centrocampista inglese è in realtà un errore concettuale, che origina anche da chi chiede il passaggio in orizzontale, la costruzione sempre e comunque, senza però averla preparata sufficientemente.

    Qui veniamo ad un altro aspetto, ossia al mister. L’anno scorso l’ho difeso, sempre, perché le attenuanti le aveva. Squadra rivoluzionata, giovane, completata soltanto a fine agosto e martoriata dagli infortuni: tutto quello che volete. Adesso no. Ora Pirlo guida una Ferrari per la Serie B, e Accardi gli ha messo in mano le chiavi ad inizio agosto. Tocca a lui dimostrare di saperla portare, se ci riuscirà subito bene, altrimenti è giusto cambiare pilota. 

    Io non sono mai stato uno di quelli contrari alla costruzione dal basso, o un fautore del ‘calcio pane e salame’, locuzione che odio quanto la febbre ad agosto. Mi piace, apprezzo le novità, il calcio come tutte le attività umane evolve, cambia e migliora. Però la costruzione palla a terra la devi saper allenare. Altrimenti è solo ridicola. Servono concetti, movimenti coordinati e fatti con precisione, non basta passare la palla ai difensori. La costruzione dal basso non è questo.

    Ieri Ghidotti nel primo tempo ha battuto almeno cinque rimesse dal fondo. Lo schema era il seguente: il portiere passava la palla a uno dei due centrali in area, che la appoggiava sull’esterno vicino. Nel frattempo la Reggiana alzava il pressing, il laterale si ritrovava tampinato da uno o due avversari, dava un calcione verso l’alto, e gli emiliani recuperavano il possesso. Ho avuto la netta sensazione di disordine: i giocatori blucerchiati erano mal disposti in campo, faticavano a tenere le posizioni, le maglie della retroguardia si allargavano ad ogni ripartenza, i quinti di centrocampo venivano costantemente tagliati fuori, in mezzo ho notato almeno due o tre volte Yepes e Bellemo invertirsi la posizione, non so quanto volutamente, e pestarsi i piedi. Akinsanmiro ha corso a vuoto per cinquanta minuti, e di palloni giocabili a Coda e Tutino ne sono arrivati tre in un’ora e mezza.

    Ultima nota, non mi sono piaciute nemmeno le dichiarazioni post partita di Pirlo. Sentirgli dire cose tipo: “Mi sembrava di rivedere le partite dello scorso anno con poco coraggio e pressione. I segnali si erano visti fin dall’inizio, confusione dovuta alle aspettative fatte in questi giorni”, “Prestazione negativa sul piano fisico ma dipende tutto dalla testa, li è stata la chiave perchè non siamo stati mai lucidi. Dobbiamo togliere pressione a questi ragazzi, serve pazienza e tempo” e “E’ uno stadio importante e non è sempre facile rimanere indenni da pressione” è fantascienza. Forse una squadra che deve giocarsi la Serie A diretta deve giocare davanti a cento spettatori. Magari è meglio affittare la Sciorba, risparmiamo pure qualcosa. 

    Le scuse sono finite, prestazioni del genere non sono accettabili, ed è giusto chiarirlo sin da subito. Vogliamo bene ai ragazzi, vogliamo bene al mister, ci auguriamo escano subito da una tale situazione perché ne gioveremmo tutti. Mi piacerebbe trasformarmi domani nel Barcellona, ma per piacere, partite così e dichiarazioni simili quest’anno no.

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    Utente CM 357710
    Utente CM 357710

    Comunque Pirlo a Salerno vuole cambiare tutta la squadra... facendo l'ennesimo errore. E' come se...

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