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    Sampmania: il sergente Mihajlovic

    Sampmania: il sergente Mihajlovic

    Dalle barzellette alla furia. Sinisa Mihajlovic durante l’intervallo della sfida contro il Livorno le aveva cantate ai suoi, definendo barzellette quelle che in realtà barzellette non erano state ma che hanno funzionato per risollevare i suoi e trascinarli fino alla remuntada finale. Dopo Bergamo, invece, la voglia di scherzare ha lasciato spazio alla rabbia del tecnico serbo che non le ha mandate a dire i suoi.

    Giusto così perché l’allenatore ha nel dna la combattività e quando non riesce a vederla nei suoi diventa una furia. Il discorso negli spogliatoi di Bogliasco dev’essere stato almeno duro quanto le parole nel post gara dell’Atleti Azzurri. Avete presente il sergente di Full Metal Jacket? Magari non a quei livelli ma di sicuro la strigliata c’è stata e la punizione pure: tutti hanno dovuto rivedere i novanta minuti di Bergamo. Forse peggio questo che sentirsi dire con tono più che sostenuto che bisogna cambiare registro.

    Ora la parola d’ordine è tornare quelli della seconda frazione contro il Livorno ma senza le barzellette dell’intervallo di quella domenica a Marassi. Perché la salvezza è ormai una realtà ma Mihajlovic non è tipo da volersi accontentare e quindi se il gruppo non rimane al giusto livello di tensione allora è probabile che da qui alla fine in molti rischieranno di sedersi in panchina.

    Domenica arriva il Verona che non è più quello di qualche tempo fa ma è squadra che sa mordere e vive di temperamento e grinta. La Samp di Bergamo non può vincere, quella di una settimana prima sì. Per non rivedere il sergente Mihajlovic in azione è meglio cambiare registro, cancellare Bergamo e tornare ad essere quelli che hanno saputo miracolosamente salvarsi con oltre due mesi di anticipo.

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