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    Sampmania: il peso di Giampaolo (pure nel calciomercato)

    Sampmania: il peso di Giampaolo (pure nel calciomercato)

    • Lorenzo Montaldo
    Marco Giampaolo è un ottimo tecnico. Lo affermo senza paura di essere smentito, e pure senza temere il confronto con chi la pensa (legittimamente) in maniera diversa dal sottoscritto. E' un allenatore preparato, maniacale su determinati aspetti, a volte forse troppo integralista ma questa, nel mondo del calcio dove i confini si fanno sempre più labili, può essere pure una qualità positiva. Saper tracciare una linea netta, invalicabile, mettere paletti per delimitare i confini non è facile, serve a dare regole e a  individuare una strada precisa da seguire. I giocatori lo percepiscono, e se sposano il progetto sono pronti a seguire il loro allenatore in tutto. Prova ne sia Djuricic, 303 minuti giocati in stagione, che definisce Giampaolo "il numero uno". Non è scontato.

    L'attuale (e futuro) allenatore della Sampdoria ha bisogno di un ambiente tutto particolare per esprimersi al meglio. Serve una congiunzione particolare di forze astrali, tutte incanalate sul campo di allenamento, l'unico vero santuario del mister. Ci vuole unità di intenti con la proprietà, una dirigenza che dia fiducia e si intrometta il meno possibile, c'è bisogno di giocatori adatti al credo dell'allenatore, e un ambiente paziente e senza particolare stress. Insomma, non è così scontato che tutto giri per il verso giusto, ma quando succede, c'è da divertirsi.

    Ecco allora che, dopo una stagione come quella appena vissuta, la presenza di Marco Giampaolo alla Sampdoria acquisisce tutta un'altra valenza. Il mister è importante non solo dal punto di vista tattico, ma anche per via del suo 'peso specifico'. La sua presenza, la sua autorità  possono farela differenza pure in sede di mercato. Giampaolo può aiutare la Samp anche in fase di trattativa, semplicemente essendone l'allenatore. Facciamo un esempio pratico. Qualche giorno fa noi di Calciomercato.com vi abbiamo raccontato l'interesse di Samp e Genoa per Gianluca Lapadula. Mettiamo che le cose stiano realmente così (e non ho motivo di dubitarne, dal momento che il collega che ha scoperto la pista è fonte decisamente affidabile). Pensate che un giocatore come l'ex Pescara, bisognoso di rilancio dopo un difficile impatto con la A, a bocce ferme potrebbe preferire una piazza che sta attraversando un momento travagliato della sua esistenza come quella genoana? Oppure gradirebbe maggiormente ritrovarsi alle dipendenze di un allenatore come Giampaolo, uno capace di compiere un vero e proprio miracolo 'mentale' e tattico con Muriel, che era reduce da una stagione difficile, un po' come il milanista? Credete che un Lapadula, in linea del tutto teorica sia chiaro, non sarebbe felicissimo di mettersi a disposizione di un mister che ha fatto fiorire Schick, Linetty, Torreira, Skriniar, Barreto e via di seguito? Il caso del centravanti del Milan è un esempio, che però aiuta a comprendere quanto peso possa avere un allenatore di questo genere in una società come la Samp. Pensate a tutti i giovani seguiti con interesse dai dirigenti doriani: queste sono valutazioni che pesano, pure nella scelta della destinazione per un talento in rampa di lancio. E l'entourage dei calciatori alcuni particolari li valuta, eccome. 

    Ecco perchè il prolungamento firmato qualche tempo fa da Giampaolo è stata a mio avviso la prima, fondamentale pietra angolare su cui costruire l'impalcatura della Samp che verrà. Con buona pace delle società che lo invidiano alla Samp. Se ne facciano una ragione, non si muove da Genova. Avanti con Giampaolo, ad oltranza. E' lui il vero valore aggiunto, il resto viene di conseguenza.

    @MontaldoLorenzo

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