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    Sampmania: il mio sistema operativo ha fatto crash

    Sampmania: il mio sistema operativo ha fatto crash

    • Lorenzo Montaldo
    Perdonate il ritardo sul Sampmania. Ero rimasto chiuso dentro al Ferraris, per oltre due giorni intendo. Il sistema operativo del mio cervello era andato in crash, troppi dati tutti insieme da processare. Credo di avere, rimanendo nella metafora da linguaggio informatico, un qualche tipo di bug.

    Mi è sembrato di vedere la Sampdoria vincere il terzo impegno di fila. Oltretutto, nel mio delirio onirico ho sognato una doppietta di Depaoli, che da terzino si è trasformato in Erling Haaland e ha infilato due reti da centravanti vero in una gara che, con una punta di razza, la squadra di Pirlo avrebbe potuto chiudere comodamente sul 3-1 nel primo tempo.
    Mi era parso di scorgere, probabilmente a causa di un virus, una formazione capace di passare in vantaggio e poi, dopo essere stata rimontata, in grado non solo di non squagliarsi, ma anche di continuare a macinare gioco senza isterismi e senza frenesia. La Sampdoria ha approcciato questi novanta minuti con lo Spezia in maniera adulta e consapevole, fino a trovare il gol che ha chiuso la partita. Una partita che, ne sono certo, un mese fa avremmo perso malamente.

    Forse il mio mainframe è stato hackerato, possibile, o forse è andato in tilt per tutta questa sfilza di informazioni inaspettate, ma io non ci capisco più niente. Mi sento come il fisico Romilly in Interstellar, avete presente, è diventato anche base di un meme, mentre guarda un foglio con dei calcoli ed esclama: "Questi dati non hanno senso". Come è possibile che la stessa Sampdoria che perdeva in casa da Pisa, Venezia, Cittadella e Catanzaro ora abbia calpestato agevolmente Cosenza, Palermo, Modena e Spezia? Mi spiegate in base a quale logica una difesa, perforata con la media di due gol a partita, adesso subisce un gol in 270 minuti al Ferraris? Il Doria, nelle ultime sei giornate, ha preso 5 reti, di cui 3 a Bolzano (secondo me non rilevanti a fini statistici), con una retroguardia sempre più a corto di uomini e di alternative.

    La verità è che, nei programmi tv e negli editoriali, diamo un sacco di spiegazioni tutte valide: il nuovo modulo, la condizione fisica finalmente brillante, l'individuazione finalmente di un asse centrale affidabile - Stankovic-Facundo/Ghilardi-Yepes-Esposito - seppur giovane, l'assetto del centrocampo con un Kasami extralusso e un Vieira rinato. Però c'è un aspetto del calcio che sfugge alle analisi, alla logica. Qualcosa che ti fa esclamare: "Questi dati non hanno senso", che ti frigge il sistema operativo. Eppure, sapete una cosa? Non dobbiamo proprio spiegarci tutto. Non è necessario trovare per forza una motivazione, prendere sempre la pillola rossa come in Matrix. Per ora, io mi prendo la blu e me la godo, che sia tutta una simulazione, un prodotto della mia Ram interna, oppure no.   

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