Sampmania: il gatto di Schrödinger, Ferrero e il marito perfetto
Io personalmente ci credo poco. Se mi dovesse chiamare, per dire, il Sassuolo a svolgere il ruolo di addetto stampa, farei tutto il possibile per servire al meglio la squadra neroverde. Ma i sentimenti, le passioni e altre simili quisquilie sono un’altra cosa. Ci sono due argomenti di cui Massimo Ferrero non dovrebbe parlare mai: Gianluca Vialli, e la Roma. Non vuole essere una frase polemica, bensì una constatazione, un’annotazione nei suoi confronti, persino un consiglio. Ogni volta che pronuncia il nome del bomber, o quello della formazione capitolina, succede un patatrac.
Partiamo dall’ex centravanti dello Scudetto. Vialli è uno di quei calciatori a cui tutti i tifosi della Samp, ma proprio tutti tutti, vogliono ancora bene. Persino più che a Mancini, per dire. Questo perché Vialli incarna perfettamente l’archetipo dello stile-Sampdoria. Non ha mai pronunciato una sillaba di troppo, in nessuna circostanza. Si è sempre comportato correttamente, specialmente con quella che è stata “La sua fidanzata” – la Sampdoria, definizione detta da lui - e recentemente ha affrontato una delle peggiori esperienze che un uomo possa ritrovarsi davanti ‘alla Vialli’. Con l’eleganza innata che o hai dalla nascita, o non acquisterai mai. ‘Sfidarlo’ con frasi del tipo “Dov’è il signor Vialli” sa di lesa maestà. E’ abbastanza logico che i doriani la prendano come una mancanza di rispetto nei confronti di un bel pezzettone della loro storia. Uno che lì ha portati sino a Wembley e sul tetto d’Italia, mica solo fino a Chiavari.
Se possibile, Ferrero fa ancora peggio ogni volta che si trova a parlare di Roma. Il paragone lo avevo già fatto tre mesi fa, in un altro Sampmania. Ferrero tra il Doria e la Roma sembra un tizio sposato con una donna di cui non è innamorato, e che ammicca ad un’altra signora di cui è perdutamente cotto da anni. Un doriano recepisce tutte queste strizzate d’occhio come un continuo tradimento. Un tifoso, però, non è che abbia tutto questo margine di scelta nei confronti del ‘marito’ a cui affidare la sua amata figlia, la Samp. Se lo ritrova in casa, e spera sempre che si tratti della miglior persona possibile per una delle cose a cui tiene di più al mondo. Per questo motivo vedere la Samp legata a un uomo che in cuor suo sembra desiderare altro lo fa soffrire. Come tutti i genitori, ogni sostenitore doriano sogna per sua figlia un compagno innamorato e rispettoso. Magari uno che corteggia da tempo la sua bambina, e pensa a lei “da quattro anni”. Uno che aveva dovuto lasciarla tanti anni fa, ma non è mai riuscito a dimenticarla. Probabilmente è anche a causa di ciò che un tifoso della Samp accusa parecchio il tentativo di ‘romanizzazione’ dei blucerchiati. Sembra quasi che il marito chieda alla moglie di farsi bionda, perché così le ricorda la donna di cui è innamorato.
Lasciate perdere Totti in sé, che può essere anche una scommessa interessante. Io ad esempio ero follemente cotto del Pupone dal punto di vista calcistico, e ora credo che sia in possesso di tutte le competenze per fare il dirigente ad alto livello. Quantomeno, le competenze sono le stesse di Vialli, e non le metto in dubbio per nessuno dei due. A maggior ragione se ripenso alla partita più importante giocata nella mia carriera, un emozionante A.G.V.-Praese. Chi sono io per giudicare le conoscenze di gente che ha vinto lo Scudetto? Quello che conta è il principio, il gesto. Va bene amministrare la società, fare il meglio per il proprio interesse. Ma lasciamo fuori l’amore, i sentimenti e simili argomenti. Solitamente, le coppie che stanno insieme sotto costrizione prima o poi scoppiano. Nel frattempo, meglio limitare gli scivoloni e i gatti. Specialmente quelli di Schrödinger.
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@MontaldoLorenzo