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    Sampmania: il 4-1 al Cagliari fa rabbia. P.S.: Ma che bello Praet rifinitore

    Sampmania: il 4-1 al Cagliari fa rabbia. P.S.: Ma che bello Praet rifinitore

    • Lorenzo Montaldo
    Mentre uscivo dal Ferraris, lo confesso, ero innervosito. Anzi, addirittura quasi arrabbiato. Ovviamente non per il successo della Sampdoria, convincente e finalmente rotondo, ma perchè con la mente andavo alle partite con il Crotone, con il Benevento, con l'Udinese, o alla gara proprio contro il Cagliari dell'andata. Quante occasioni abbiamo lasciato per strada? Non ci voglio nemmeno ripensare. La squadra di Lopez era davvero poca cosa, di fatto è riuscita a giocare soltanto 10 minuti, quando la Samp ha alzato il piede dall'acceleratore. Ma se riflettiamo sui punti buttati contro formazioni simili, e li raffrontiamo con quelli che ci mancano ad oggi per avere la quasi certezza di un posto in Europa League, il rammarico cresce in maniera esponenziale. Non si possono vincere tutte, non ci riesce la Juve, figuriamoci noi. Ma con un pochino di gas in più, con un pizzico di convinzione e una mentalità meno provinciale, oggi staremmo parlando di tutta un'altra storia. 

    La partita in sé invece ha poco da raccontare. La Samp ha annichilito un Cagliari molle e disunito, mal posizionato in campo ed estremamente fragile. Il Doria per la verità ad un certo punto ha peccato anche di presunzione, nella ripresa è tornata sul terreno di gioco convinta di aver liquidato la pratica, tanto è vero che Pavoletti e compagni hanno guadagnato almeno una decina di metri. Ma si è trattato soltanto di una breve fase di appannamento all'interno di novanta minuti mai in bilico. E dire che prima del match ero persino preoccupato: vedevo una Samp in emergenza, con la coperta molto corta e pochissime alternative tra cui pescare in panchina. L'unico calciatore offensivo a disposizione era Ramirez, per variare qualcosa a centrocampo c'erano soltanto Verre e Capezzi, senza contare la situazione terzini. Meno male che l'emergenza è capitata ieri, viene da pensare con il senno di poi. L'agevole successo sulla squadra sarda ha consentito a giocatori non al meglio della forma come Zapata e Caprari di rifiatare in vista del rush finale. Meglio di così...

    A proposito di variazioni sul tema, che bravo Giampaolo! Abbiamo parlato spesso del suo integralismo, della necessità di trovare nuove soluzioni per rivitalizzare il gioco offensivo doriano: ebbene, al mister è bastato soltanto variare la posizione di Dennis Praet. Non so quanto l'allenatore sia stato realmente convinto del cambio di ruolo del belga, e non sono neppure certo del fatto che con tutta la rosa a disposizione Giampaolo avrebbe preso la stessa decisione. Per capirlo sarà interessante vedere cosa sceglierà nelle prossime gare. Comunque sia, si è rivelata un'idea davvero ottima. Il numero 18 blucerchiato ha giocato una delle migliori prestazioni da quando è in Italia, di sicuro è stata la più bella partita da trequartista con la maglia della Samp. Qualità, idee, tecnica sopraffina e persino fiuto del gol: se da mezz'ala è fondamentale, anche dietro le punte l'ex Anderlecht non è male. "Non è un caso che abbia segnato oggi", ha detto nel post gara. "Sono contento di aver giocato da trequartista". Lo siamo tutti, Dennis.

    Purtroppo, la corsa all'Europa si complica giorno dopo giorno. La Fiorentina ha vinto, il Milan pure, idem l'Atalanta. Piccolo inciso, non ho mai pensato che i 'cugini' sarebbero riusciti a battere il maestro Gasperini, ma per una volta i tifosi della Samp quasi ci speravano. Comunque, dalle gare di ieri esce un verdetto matematico: i blucerchiati chiuderanno sopra al Genoa in classifica, per l'ennesima volta nella storia. A Genova conta - parecchio - anche questo. Per il ritorno nelle Coppe invece bisognerà attendere ancora. Il cammino è in salita, e le tre davanti vanno forte. Ma vai a sapere, magari tutto si deciderà in volata. E a quel punto potrà succedere davvero di tutto.

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