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    Sampmania: alla Samp delle 'imbarcate' serve carattere. Anche in chiave mercato

    Sampmania: alla Samp delle 'imbarcate' serve carattere. Anche in chiave mercato

    • Lorenzo Montaldo
    4-0 dalla Lazio. 3-0 contro la Juve, 0-5 in casa con l'Inter, 4-1 a Crotone. Prima ancora, a fine settembre, ci fu il poker di Udine. Le 'imbarcate', nella stagione della Sampdoria, iniziano a diventare una costante. In alcune partite il Doria non ha proprio giocato. In altre occasioni invece i blucerchiati hanno resistito per lungo tempo, salvo squagliarsi alla prima difficoltà. In certi match poi la squadra di Giampaolo si è letteralmente liquefatta non solo a livello fisico, ma soprattutto mentale. Il rendimento in trasferta e le sconfitte con tanti gol di scarto saranno ovviamente argomento di dibattito al termine della stagione: lo hanno ribadito tutti in questi giorni, partendo da Giampaolo e arrivando sino ai vertici della dirigenza doriana. Di cause per questi tonfi rovinosi se ne possono ipotizzare tantissime, ma nessuna è quella decisiva. Fiacchezza dei giocatori chiave, debolezza strutturale in alcune zone di campo, scarsa concentrazione, alle volte un po' di sfortuna, queste sono solo alcune delle motivazioni che si danno i tifosi. Ma è più probabile che la radice sia da ricercare in una sommatoria di tutti questi elementi.

    Domenica in un paio di circostanze ai gol della Lazio la retroguardia blucerchiata si è lasciata andare ad ingenuità degne di un campionato amatoriale. Impensabile per la Serie A, inconcepibile soprattutto se si riflette sul fatto che Giampaolo imposta il lavoro sulla famosa 'linea' difensiva in maniera scientifica, quasi maniacale. Il mister spesso ha sottolineato un concetto chiave: è inutile, quando si analizza un gol, concentrarsi solo sull'ultimo errore, quello più evidente. Magari la causa va ricercata ben prima, magari la mancanza originale risale addirittura agli attaccanti. Ecco perchè il tecnico doriano rivede le reti subìte partendo da molto prima. Analizzando i video di Lazio-Samp, avrà parecchio lavoro. Certe 'imbarcate' però non si generano esclusivamente da imperfezioni puramente tecnici o tattici. Una delle componenti che ritengo interessante sviscerare è quella della personalità e dell'esperienza. Anche perchè è impensabile che una squadra commetta delle disattenzioni così grossolane come quelle messe in mostra dalla Samp domenica scorsa all'Olimpico. Alcune opportunità per i biancocelesti scaturiscono da imprecisioni, ma ho avuto la netta impressione che ad un certo punto la Samp si sfaldi, e che non abbia la lucidità, la concentrazione e forse il carisma che impediscono ad una squadra di scollarsi definitivamente dalla realtà e dal campo.

    Nella formazione titolare la Samp qualche giocatore di esperienza ce l'ha: Viviano, Silvestre, Barreto, Quagliarella, persino lo stesso Strinic - totalmente allo sbando contro la formazione di Inzaghi - sarebbero gli uomini attorno ai quali fare quadrato quando la bufera infuria e si rischia il massacro. Spesso però non basta. Senza contare che nell'undici blucerchiato ci sono tanti calciatori giovani, alle prime esperienze ad un certo livello, e numerosi stranieri poco avvezzi della Serie A. Soprattutto, la sensazione è che a questa squadra manchi qualcosa sotto il profilo caratteriale. Se hai carattere, giocatori con le 'palle', è più difficile ritrovarsi sotto di 3, 4 gol e riscoprirsi incapaci di reagire. Questo non vuol dire che i blucerchiati non le abbiano, tutt'altro. I giocatori citati sopra hanno dimostrato in carriera di possedere 'los huevos'. Forse, però, ne occorrono ancora un po'. C'è un altro elemento che si può portare a suffragio di questa tesi. Lo scorso anno la Sampdoria era la squadra delle rimonte, in questa stagione invece i blucerchiati hanno il record opposto: in tantissime occasioni la truppa di Giampaolo ha lasciato agli avversari la possibilità di ribaltare il risultato, perdendo tantissimi punti da situazioni di vantaggio.

    Il carattere, si sa, non lo compri. Ma questo è vero sino ad un certo punto. Può essere che alla Samp convenga, in sede di calciomercato, concentrarsi nell’individuare quei calciatori in possesso di quelle qualità caratteriali che sembrano un po' mancare agli uomini di Giampaolo in alcuni momenti critici? Dal mio punto di vista, la ritengo una strada da prendere in considerazione. Ovviamente vanno benissimo le giovani scommesse, lunga vita pure ai calciatori sconosciuti scoperti dagli straordinari scout genovesi e capaci di far impazzire tutta Italia, sia chiaro. Ma a volte, anche una bella iniezione di carisma non guasterebbe. Se la Samp ha quasi sempre fallito gli appuntamenti in grado di certificare il salto di qualità, un motivo ci sarà. E magari non bisogna neppure cercarlo troppo lontano.

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