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Sampmania: non c'è più tempo da perdere
Difesa terribile, Doria totalmente scarico mentalmente e i nuovi acquisti (arrivati per non far rimpiangere Regini e Zukanovic) che mettevano in mostra amnesie da mani nei capelli. Il Bologna semplicemente spadroneggiava nella metà campo di Montella, difesa e centrocampo blucerchiati in bambola, attacco sterile. Palo rossoblù, uno a zero, due a zero, tre a zero annullato: sembrava di essere ritornati indietro nel tempo sino al 6 dicembre con il Sassuolo avanti 0-3 a Marassi all'intervallo.
La differenza tra questa e quella Samp è che il Doria formato 2016 almeno 45 minuti li gioca. Magra consolazione, vero, e per completare il pomeriggio da incubo dei tifosi genovesi perchè non inserire anche un rigore allo scadere e un'espulsione negata per un fallo su Muriel? Alla Samp è andato tutto storto, ma non bastano gli arbitri o la sfortuna a giustificare uno sprofondo estremamente preoccupante.
Guardiamo anche i (pochi) lati positivi di giornata: la crescita di Correa, esponenziale nelle ultime giornate; il guizzo di Muriel, uscito dal campo ectoplasma nell'intervallo e rientrato – a tratti – fenomeno nella ripresa (raramente ho visto un giocatore in grado di alternare con questa frequenza apparente indolenza e spunti da fuoriclasse); un buon secondo tempo di Dodò dopo un esordio da titolare davvero difficile. Stop. Se non altro, il 3-5-2 con cui Montella ha corretto l'iniziale 4-2-3-1 ha ridato coraggio ad una squadra grigia e spenta: il mercato sembra confermare che l'Aeroplanino probabilmente punterà sulla difesa a 3, la strada tracciata potrebbe essere quella giusta per trovare la quadratura del cerchio.
Viene da dire che ritornare subito in campo potrebbe rivelarsi un toccasana a livello mentale per i blucerchiati: la partita con il Torino è di quelle da non sbagliare, ma per fortuna la Samp avrà poco tempo per piangersi addosso. Anche perchè di tempo da perdere non ce n'è più.