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    Sampmania: non facciamoci prendere dal panico, io sto con Montella; e Ivan...

    Sampmania: non facciamoci prendere dal panico, io sto con Montella; e Ivan...

    • Lorenzo Montaldo
    Scriviamolo subito in apertura: in questo pezzo non si parlerà di cori, di "lavali col fuoco" o di "mare inquinato". Non c'è lo spazio, né il tempo e men che meno la voglia. Ma è il caso di parlare di campo. La Sampdoria vista oggi è stata, per l'ennesima volta in stagione, una squadra a due facce. Ed è inutile fare allarmismi, ma non si può nemmeno nascondere la testa sotto la sabbia e ignorare i problemi che sono particolarmente evidenti. Regalare due gol al Napoli è follia pura. Quella di Sarri è una squadra meravigliosa, matura al punto giusto e in questo momento seconda a nessuno. Nemmeno alla Juve, ammirata a Marassi due domeniche fa. Diversa nel modo di intendere il calcio e il gioco, certo, ma non inferiore.

    Ecco perchè partire dallo 0-2 è una distrazione da mani nei capelli. Un suicidio sportivo in piena regola, e questa non vuole essere una crocifissione di Barreto, professionista generoso e sempre pronto a bagnarsi di sudore. Gli errori si possono commettere, ne facciamo tutti. Ma non in partite così. Il regalo a Higuain per il primo gol è imperdonabile, il rigore di un'ingenuità disarmante. E dire che il Pipita ha graziato la Sampdoria per ben due volte: non è cosa usuale per il numero 9 azzurro, ma è segno di una partita che avrebbe potuto (e dovuto) girare diversamente. Con un differente approccio alla gara, forse si sarebbero vissuti 90 minuti di tutt'altro genere, chissà. Perchè poi non si può dire che questa Samp abbia demeritato, né con il Napoli né con la Juve. Il vero rimpianto ha casa in Emilia, ma si tratta di un'altra storia. Al Ferraris, negli ultimi 15 giorni, sono scese in campo le due squadre più forti di tutta la Serie A, faticando non poco. Eppure i punti sono 0 in tre giornate, e questo bottino desolante non può lasciare tranquilli. Nel contempo, aumentano i rimpianti per ciò che sarebbe potuto essere, con un Montella da inizio stagione, e invece non è stato.

    Già, Montella. Sta rendendo la Samp competitiva e combattiva, non si può negare. Sta dando un gioco, sta ricostruendo dalle macerie. I punti mancano, però, e c'è chi mugugna. Per quanto mi riguarda, difenderò ad oltranza l'Aeroplanino. Sarebbe un mio grande desiderio ammirare una squadra allenata dal tecnico campano sin da luglio, per vedere le sue idee permeare sin nelle fondamenta. Certo, Eder viene sacrificato quasi da terzino, Muriel è ufficialmente desaparecido, ma la squadra non è mai doma. Riesce a reagire, a riaprire le gare anche nei momenti di peggiore difficoltà, e questa è una base da cui ripartire. 

    L'unica domanda che mi faccio, e che mi piacerebbe porre a Montella, è questa: perchè non dare fiducia dal primo minuto anche a Ivan? Dubbio da profano, perchè Montella siede sulla panchina blucerchiata, io in tribuna, lui ha giocato 20 anni in Serie A, io a stento posso vantare un paio di presenze in Prima Categoria, lui respira i suoi giocatori 24 ore al giorno 7 giorni su 7, io mi limito ad osservarli da lontano. Eppure il giovane centrocampista ha messo in mostra dinamismo, coraggio, buona tecnica, voglia e fisicità. Lo slovacco è una delle più belle sorprese di questo strano 2015-2016, in mezzo al campo non ha mai demeritato. Forse dare un po' di riposo a chi sin qui è stato titolare inamovibile (non me ne voglia Barreto, ma penso proprio a lui, e non a causa dei due errori con il Napoli) potrebbe quantomeno tamponare qualche difetto che a mio avviso è strutturale.

    Sento di poter dire che non è affatto il momento dei processi, men che meno quello di farsi prendere dal panico. Juve e Napoli sono banchi di prova terribili per chiunque, credo che nessuno si aspettasse 6 punti nelle ultime due uscite casalinghe. I punti persi con il Carpi, quelli si che pesano, esattamente come quelli in palio nelle prossime due partite. Bologna fuori, Torino in casa. Qui si devono trovare i risultati necessari a dare tranquillità all'ambiente. Allora si che si potranno tirare le somme. Ma questo Montella lo sa meglio di tutti. E io, comunque, resto con lui.  
     

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