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    Sampmania: grazie Sampdoria per farci quetare a Natale

    Sampmania: grazie Sampdoria per farci quetare a Natale

    • Lorenzo Montaldo
    Ieri sera riflettevo sul fatto che non trascorrevamo un periodo natalizio senza patemi, ansie e depressioni varie a causa della Sampdoria tipo da secoli. Solo negli ultimi due anni abbiamo avuto, nell'ordine: arresti, lotta salvezza, derby cruciali giocati con i calciatori contati, esoneri, rischio fallimento ad un passo (ve la ricordate la caccia ai soldi per gli stipendi a gennaio?) e ultimi posti in classifica. Un incubo.

    Ecco, oggi sono reduce da un bel weekend calcistico, so che il Doria non fallirà, vedo le prossime due partite e penso: "Cavolo, con due vittorie saremmo lì, ad un passo dai playoff". Ora, io per natura e impostazione mentale preferisco sempre e comunque guardare alle squadre dietro, che peraltro sono lontane cinque punti, esattamente la distanza dall'ultimo posto utile per i playoff. Però è innegabile: questa Samp diverte, convince e, soprattutto, ci permette di tirare il fiato e rilassarci un attimo dopo anni di tensione emotiva surreale. Non è poco, non è poco per niente.

    La vittoria con la Reggiana ci ha lasciato una convinzione. Pirlo è stato proprio intelligente. L'allenatore doriano ha saputo correggere quei difetti di forma e di sostanza che, ad inizio stagione, gli venivano imputati. Tra l'altro adottando soluzioni creative e originali per ovviare ai continui, costanti problemi fisici che affliggono la squadra. L'ultima trovata, con Giordano mezz'ala, è da applausi e merita di essere sottolineata.

    Attenzione, il tecnico blucerchiato non ha disconosciuto il suo credo, e nemmeno ha stravolto i dettami consegnati inizialmente ai giocatori. Questo ha mantenuto la credibilità del mister con il gruppo, e si evince anche dalle reazioni dei calciatori dopo quasi ogni rete. Avesse iniziato a cambiare compulsivamente e a dare segnali contrastanti ai suoi atleti, probabilmente sarebbe stato esautorato tanto tempo fa. La Sampdoria non ha smesso improvvisamente di ricercare un certo tipo di gioco, se mai ora applica diversamente, con più velocità e intensità, le stesse cose che Pirlo chiedeva ad agosto.

    Prendete il secondo gol con la Reggiana. C'erano tre giocatori (tre!) del Doria in pressione sulla linea di fondo sui due avversari che stavano cercando di disimpegnare. Appena recuperato il possesso, i blucerchiati si sono ritrovati con 8 elementi tra il limite dell'area e riga di porta. Uno di essi è Esposito, che calcia meravigliosamente, e sulla ribattuta trova De Luca. Non è un caso, non si tratta di una rete estemporanea. E’ voluta e studiata, anche perché la Samp questsa pressione l'ha applicata in maniera martellante e scientifica per tutta la gara. 

    Certo, se la Samp si è risollevata lo deve anche alla ritrovata condizione atletica di alcuni elementi imprescindibili, vedi Kasami, alla fiducia di pedine come Esposito e alla scoperta di tasselli cruciali tipo Facundo Gonzalez. Però una bella fetta di merito del nostro Natale in tranquillità va ascritta a Pirlo e alla nuova proprietà. Alla faccia dei ragazzini affetti da manie di protagonismo e dall'irrefrenabile desiderio di fare delle figuracce, portando le mani alle orecchie per sentire meglio i cori quando perdono 2-1. Buone feste anche a voi, un bacione dalla premiata ditta Pirlo. E grazie Sampdoria per farci finalmente quetare a Natale. I nostri parenti vi sono riconoscenti.

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