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Sampmania: 'Grazie alle sue due lauree' (che belle le Nazionali)
La sosta per le Nazionali, come potete vedere, proprio non la tollero. E’ un limbo, anzi, il purgatorio me lo immagino proprio così. Un lungo, interminabile periodo monocorde e grigio senza sussulti o emozioni. Vi basti pensare che non siamo neanche a metà del periodo di nulla cosmico. Abbiamo ancora più di una settimana così. Basta una riflessione del genere, per farvi precipitare all’istante con me nella noia e nello sconforto in cui siamo immersi da domenica scorsa, lo so. La pausa però ha anche due aspetti positivi: stuzzica la creatività, e ti consente di concentrarti su aspetti slegati dal campo o dai risultati. Per questo Sampmania volevo soffermarmi in particolare su due temi: uno riguarda il mercato, l’altro un rientro che ritengo fondamentale per la formazione doriana.
Avete notato il feticcio incredibile che la Sampdoria ha nei confronti della Roma? Ho perso il conto di giocatori, dirigenti e allenatori giallorossi o ex giallorossi accostati ai blucerchiati negli ultimi anni. E’ sufficiente che ci sia una minima possibilità di lasciare la Capitale, e sembra doveroso ipotizzare per il soggetto in questione un futuro genovese. Dopo Totti e De Rossi nel recente passato, adesso è il turno di Florenzi - non credo lo prenderemo mai, nonostante le sparate del patron - Juan Jesus e Perotti. Figuriamoci poi da quando Ranieri si è seduto sulla panchina doriana: un tripudio. Sembra un po’, con le debite proporzioni e le logiche differenze temporali, il rapporto quasi morboso che tempo fa correva sull’A7 tra Bogliasco e Milano, sponda Inter. Oltretutto in questo momento alla Samp, più che un difensore, un esterno o una seconda punta dribblomane, riterrei più utile un centravanti da 10-15 gol. Buona fortuna per la ricerca, ce ne sarà bisogno a gennaio. Certo, tutti i giocatori nominati sopra rappresenterebbero un salto di qualità rispetto ad alcuni degli attuali componenti della rosa, specialmente in attacco, ma in questo momento mi sembrerebbero orpelli superflui. Attualmente in casa Samp manca il riscaldamento, non i quadri alle pareti, per dirla alla Ranieri.
Se non altro, finito questo calvario fatto di giornate di pioggia, noia e interviste ai Primavera blucerchiati, avremo quantomeno una buona notizia da festeggiare. Parlo del ritorno di Linetty, che si sta allenando con il gruppo ormai da tempo pur non essendo stato impiegato né contro la Spal né al cospetto dell’Atalanta. Forse stiamo sottovalutando l’importanza di questo giocatore nell’equilibrio della Samp. In effetti, penso che l’intera carriera di Linetty sino ad oggi sia stata caratterizzata da una considerazione minore di quella che avrebbe meritato. Il polacco corre, picchia, tampona: è un trattorino, magari non fa ‘veroniche’ o colpi di tacco, ma avere uno da 6,5 costante in pagella conta persino più di un gol o di un passaggio smarcante. Specialmente in un centrocampo orfano di Praet . Pure il belga era un altro ampiamente sottovalutato, e ce ne siamo accorti in questo campionato. Vediamo di non fare lo stesso errore con Linetty (se non lo aveste notato, lui e Ekdal sono i miei preferiti nell’attuale Samp). Sono curioso di vedere in che modo lo utilizzerà Ranieri, ma sono certo che il suo ritorno semplificherà notevolmente la manovra della Samp. Volete sapere come faccio ad esserne così sicuro? Ma grazie alle mie due lauree, no?
@lorenzomontaldo
@MontaldoLorenzo