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Sampmania: ecco perché lo scambio Eder-Praet è fantacalcio
Di solito, a questo punto l’obiezione che mi sento fare è la seguente: “Skriniar ce lo avete regalato, con Caprari ipervalutato”. Se cedere un difensore al primo anno da titolare in Serie A, acquistato per 1 milione e rivenduto per quasi 18 cash più l’intero cartellino di un attaccante autore nella stagione precedente di 9 reti in una squadra retrocessa, è ‘regalare’ beh, ne vorrei fare più spesso di regali del genere. Senza contare che a gennaio, nel bel pieno della bagarre per Politano, il Napoli per conto del Sassuolo aveva offerto ai blucerchiati oltre 15 milioni per Caprari. L’ipervalutazione, insomma, non sembra poi così tanto 'iper'.
Ma torniamo a Praet, e a Eder. E’ bastata una semplice dichiarazione di Ferrero (“L’Inter continua ad offrirmi Eder per Praet”) per scatenare il putiferio. Immediatamente sono scattate le grandi idee per trattative da fantascienza. Ad esempio, operazioni con Eder in blucerchiato e Praet in neroazzurro, con piccolo conguaglio a favore della Sampdoria. Qualcuno si spinge addirittura a Eder per il belga e soldi, spero fosse semplicemente una provocazione o una battuta. Al di là dei discorsi da bar, però, lo scambio Eder-Praet appare come fantacalcio, anche con annesso cospicuo bonifico a favore di Corte Lambruschini. Il motivo, o meglio i motivi, sono di natura economica e tecnica, e di semplice comprensione.
Innanzitutto, bisogna partire da un’osservazione. Il virgolettato di Ferrero non è completo: il patron blucerchiato ha aggiunto che non gli piacciono le “minestre riscaldate” (Eder) e che comunque l’obiettivo della Samp è quello di trattenere Praet. La società genovese potrebbe cederlo “soltanto per i 26 milioni della clausola”, anche di più se l’eventuale acquirente volesse rateizzare l’acquisto dell’ex Anderlecht. Con questi presupposti, è estremamente improbabile ipotizzare l’inserimento di contropartite. La storia recente delle cessioni doriane lo insegna: i pezzi pregiati vengono ceduti solo a fronte di contanti, vedi Torreira, Schick, Muriel, senza dimenticare i vari Soriano, Fernando, Correa. Altri giocatori vengono inseriti per abbassare la parte monetaria soltanto se effettivamente graditi alla Samp a prescindere dalla trattativa in corso. In questo senso sino ad oggi l’unico esempio è rappresentato da Caprari, un profilo che Giampaolo voleva già prima che l’Inter bussasse alla porta doriana per Skriniar.
Il ritorno di Eder, inoltre, avrebbe poco senso a livello contabile: l’Inter vorrebbe una cifra vicina ai 10 milioni per l’italo-brasiliano – anche se probabilmente potrebbe accontentarsi di un importo inferiore – mentre la Samp lo aveva venduto due anni e mezzo fa 'solo' a 12 milioni. E in quel momento, Eder era ai vertici della classifica marcatori della Serie A. Giampaolo inoltre un attaccante d'esperienza ce lo ha già: è Quagliarella, e invecchiare ulteriormente un reparto dove in rampa di lancio c'è già il baby Kownacki avrebbe poco senso. Al massimo il Doria, dopo l'ufficialità dell'addio di Zapata, potrebbe regalare al mister un calciatore più congeniale al suo gioco, più simile a Muriel per intenderci. Attenzione, io ritengo Eder un ottimo giocatore, e soprattutto un ragazzo d'oro. Ero dispiaciuto quando ha lasciato Genova, e sino all'anno scorso avrei gradito molto un suo ritorno. Ma penso che ora non sia quello di cui ha bisogno la Samp. Soprattutto, non in uno scambio con Praet. Basta la carta di identità per capirlo: 1986 contro 1994. Rilassatevi, è semplicemente fantacalcio.