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    Sampmania: e se su Alvarez-Fernandes avesse ragione Giampaolo?

    Sampmania: e se su Alvarez-Fernandes avesse ragione Giampaolo?

    • Lorenzo Montaldo
    Non sono impazzito. Almeno, non ancora. Anche io, come chiunque tra quelli che hanno visto giocare la Sampdoria (non necessariamente l'ultima partita, ne basta una qualunque), mi sono accorto della superiorità imbarazzante di Bruno Fernandes su Ricky Alvarez. Il portoghese, in questo momento, è il vero valore aggiunto della squadra blucerchiata. Per la verità lo è dalla partita di Cagliari, e lo è stato anche contro Palermo, Genoa, Inter, Fiorentina. Meno nel successo casalingo con il Sassuolo, ma con le giuste attenuanti: era reduce dall'impegno con la nazionale, metteteci anche un po' di stanchezza dovuta alle tante partite in pochi giorni; insomma, giustificata appieno la sua inflessione nella gara con i neroverdi.

    Bazzicando sui social network, nell'immediato post partita di Crotone-Sampdoria, ho notato il pubblico doriano praticamente concorde nel crocifiggere la decisione di Giampaolo che ha fatto partire il numero 10 dalla panchina, a vantaggio di Ricky Alvarez. Logico, osservando anche quanto abbia inciso l'ingresso del portoghese nella gara. Fernandes ha rovesciato l'incontro, ha ribaltato gli equilibri, ha offerto una prestazione antitetica rispetto a quella abulica e fumosa dell'argentino. E anche io, come la stragrande maggioranza dei tifosi, vorrei vedere sempre dal primo minuto l'ex Udinese e Novara.

    Voglio però proporre una lettura inversa rispetto a quella predominante. E vi faccio una domanda: e se Giampaolo avesse fatto bene, a scegliere quell'undici per la gara dello Scida? Premesso che se Giampaolo fa, appunto, l'allenatore e noi no un motivo ci sarà, vi chiedo: come vi sareste comportati voi nei suoi panni? Tenete conto, però, di alcuni fattori. La Samp ha giocato il 27 novembre, giocherà di nuovo il 30 in Coppa Italia con il Crotone, poi ancora il 4 dicembre nel difficile impegno contro il Torino dell'ex Mihajlovic, per concludere il tour de force il 10 nell'anticipo con la Lazio. Fanno 4 partite - fondamentali per la stagione doriana - in 14 giorni.

    Avreste rischiato un Bruno Fernandes non al meglio in settimana (ha lavorato a parte), considerando anche quale è la considerazione che il mister ha per i due giocatori? Giampaolo ha sempre detto di vederli caratterizzati da qualità totalmente diverse: più offensivo Fernandes, più utile in fase di raccordo Alvarez. In una partita complicata come quella di Crotone, contro una squadra invischiata in piena lotta salvezza, costretta ad affrontare ogni partita come se fosse l'ultima spiaggia, cosa avreste scelto? Anzi,ribaltando completamente la prospettiva, potremmo dire in un certo senso che Giampaolo ha anche azzeccato il cambio. Una provocazione, vero, ma sino ad un certo punto. Bruno è entrato nel momento in cui la squadra di Nicola si era maggiormente allungata, potendo esaltare le sue caratteristiche. Schierato dal primo minuto avrebbe inciso profondamente, ma il cambio con Alvarez - invocato da tutti - è stato quello che di fatto ha rotto gli equilibri. L'alternativa poteva essere rappresentata da Praet, quello si, ma il tecnico doriano lo sta svezzando da mezz'ala: ricollocarlo sulla trequarti, nella mentalità dell'allenatore, avrebbe voluto dire snaturare le sue qualità e le sue nuove conoscenze.

    L'altra decisione che ha fatto discutere è stata la presenza di Pedro Pereira titolare sulla destra, vista l'indisponibilità di Sala. Premesso che io ho un 'pallino' - o una fissa, chiamatela come volete - relativamente alla cessione di De Silvestri, che non avrei mai venduto, ci tengo a ricordare che il Pereira criticato a Crotone è lo stesso che neppure un anno fa veniva considerato il giovane più interessante della Samp. Quello che non avremmo venduto neppure per 10 milioni al Leicester, lo stesso giocatore che sotto la gestione Montella mancava praticamente a tutti, e che ieri ha messo poi il cross splendido da cui è nato il pareggio doriano. Credo che forse avremmo bisogno di un po' più di equilibrio nei giudizi.

    Il dato di cui tenere conto, a mio parere, è che la Samp con le ultime della classe (Pescara, Crotone e Palermo) ha raccolto soltanto 3 punti. Una miseria, per chi deve avere sempre come obiettivo primario una salvezza tranquilla e senza patemi. La truppa blucerchiata da qui al termine del campionato dovrà piuttosto imparare ad affrontare questo genere di incontri come se di fronte si trovasse la Fiorentina, o l'Inter. Non possiamo permetterci il lusso di 'snobbare' le battaglie, bisogna se mai calarsi nel mezzo della lotta con il coltello tra i denti. Senza regalare minuti, campo, certezze e punti. Ci sarà tempo e modo per apprendere il concetto sino allla fine della stagione. Sarà questo a certificare l'avvenuto salto di qualità. Poi potremo pensare a Ricky Alvarez, a Bruno Fernandes, a Praet e a Pedro Pereira.

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