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Sampmania: che bravo Torreira!
Pian piano, durante lo svolgersi del campionato, spesso ho notato le qualità del ragazzo (e vi assicuro, se ci sono riuscito io non ci voleva un genio o chissà quale conoscenza calcistica). E dire che il giovanissimo giocatore classe 1996 ha pure ha vissuto almeno due momenti difficili: ad ottobre, con quattro panchine di fila, e tra dicembre e gennaio (squalifica più infortunio).
Poi però Torreira è rientrato, e non è più uscito. Il primo gol, con il Cagliari, è stato la classica ciliegina sulla torta: in tanti iniziavano ad accorgersi del piccoletto uruguaiano che a centrocampo non mollava un centimetro. Sfortunatamente per loro troppo in ritardo rispetto ad Osti, bravissimo a notarlo e ad accaparrarselo versando due milioni a Sebastiani a luglio 2015.
Ma vi stavo raccontando della mia folgorazione: ad inizio maggio il Pescara ospita il Lanciano all'Adriatico. Proprio nel finale di partita, sul 3-0 per i padroni di casa, dopo una punizione da buona posizione a favore del Lanciano scaturisce il contropiede abruzzese. Torreira, che già aveva nelle gambe 90 minuti di partita, si fa 80 metri di campo in contropiede, viene servito sulla trequarti e scappa via con la palla. Si defila, entra in area, finta il portiere che si siede e tocco sotto per il 4-0. Andatevelo a rivedere, su Youtube lo trovate. Un gol bellissimo, una rete per cui servono due polmoni grossi come angurie e una tecnica di base sopraffina.
'Un po' Pizarro, un po' Gargano' si diceva di lui. Mi sarei accontentato della somiglianza con uno solo dei due calciatori citati, ma effettivamente il ragazzino cresciuto tra Montevideo e l'Abruzzo gli accostamenti se li merita eccome. E l'impatto con una squadra di Serie A sembra non averlo patito affatto. Positivo nel precampionato, strepitoso con il Bassano, semplicemente il migliore in campo nella vittoria con l'Empoli. Se questo è il biglietto da visita, se le attese verranno rispettate, se lo standard rimarrà su questi livelli, ci sarà da stropicciarsi gli occhi. Tanti "se", ne sono consapevole. Però il ragazzo mi ha proprio impressionato.
Anche perchè un ventenne che sradica così tanti palloni, e gioca a tutto campo con tale facilità, raramente si vede. E quando lo incroci, non puoi non notarlo. All'interno di una campagna acquisti ricca di punti interrogativi e di scommesse, quella di Torreira rappresenta un'intuizione da sottolineare. E ho la netta, decisa e chiara sensazione - il ragazzo faccia pure gli scongiuri - che il meglio debba ancora venire.