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Sampmania: cara Sampdoria, non fare scherzi e vedi di restituirci la noia
Comunque, possiamo pure inghiottire questo boccone insipido e insapore, tappandoci il naso, pur di rimanere in Serie A. Non riuscirò mai a spiegarmi come degli atleti professionisti, che dovrebbero avere l’animo impregnato dall’ agonismo, fatichino a trovare sproni senza mire di classifica. Ma sarò strano io. Il Doria gioca male, ma non si può dire perché guai a pretendere novanta minuti anche solo spolverati di divertimento. Non sia mai, è da snob. D’accordo, accettiamo pure questo. Rischiamo perfino di passare come viziati con la puzza sotto il naso, per via delle nostre pretese fuori dal mondo.
Però, cara Sampdoria, il modo giusto per restituire pepe ad una stagione scialba e insipida non è questo. Non sono i due punti nelle ultime cinque partite, con nove gol subiti e quattro fatti, e neppure il preoccupante accorciarsi di una classifica caratterizzata, nel prossimo turno, da ben quattro sfide salvezza. Sapere come sarà il tabellone lunedì in questo momento è praticamente impossibile. Quindi per piacere domenica vedi di restituirci la noia. Contro il Torino nessuno ti chiede gioco divertente e spumeggiante. Ora non sei più nelle condizioni per offrirlo, non dopo l’ultimo mese. E’ vero, i granata hanno fatto 7 punti quando tu ne hai fatti 2, hanno il morale a mille dopo l’ultima vittoria, e probabilmente a livello assoluto hanno pure una formazione superiore alla tua, o comunque molto simile. Però domenica sono abbordabili, e tu semplicemente non puoi perdere. No, non puoi. Non puoi perché mandare i piemontesi a 26 sarebbe un suicidio, non puoi perché dopo la sosta hai Milan, Napoli e Verona, e soprattutto non puoi perché dopo le recenti prestazioni ce lo devi.
Ieri sera, a precisa domanda ho risposto dicendo di accettare volentieri pure un pareggio. Oggi ci ho riflettuto di più e ho capito, un pareggio non basta. A livello mentale e morale sarebbe una sorta di passo indietro, una zavorra pesante considerando le due settimane senza calcio dietro l’angolo. Quindi, cara Sampdoria, mettiamo da parte per il momento i nostri screzi e fammi, anzi, facci un favore. Regalaci altri due mesi di noia e sonnellini, di prestazioni grigie e scampagnate al mare in infradito e costume. Però domenica prenditi tre punti, perché mi pare di notare, in tutto l’ambiente, un rilassamento generalizzato e fin troppo preoccupante. Noi non siamo abituati a giocare tranquilli, ormai dovresti averlo capito. Dai, per una volta, un bel brivido positivo, una scossa di novità. Poi, possiamo tornare a sonnecchiare, in vista del letargo di primavera.