AFP via Getty Images
Sampmania: anatra, caviale e tartufo
- 2
La squadra di Pirlo adesso vola, e noi con lei. I blucerchiati viaggiano a vele spiegate, e fuori da ogni retorica credo sia merito anche di un ambiente carico a pallettoni. Lo stadio di ieri era strapieno di gente. La Sud satura a tappo la davo per scontata, me l'aspettavo, la Nord strabordante di persone invece no. Non la vedevo da anni. Oggettivamente ritengo un tale entusiasmo determinante nel raggiungimento dei risultati recenti. Pensare ad uno stadio quasi esaurito per una squadra settima in Serie B, o alla coda fuori dallo store per incontrare De Luca ed Esposito, non esattamente Haaland e Mbappe, con tutto il rispetto per due dei protagonisti di questa stagione, scalda il cuore.
A proposito di De Luca: il cigno di Bolzano non avrà le qualità del biondo norvegese, lo ripeto - nel calcio occorrerebbe un po' più di moderazione, in ogni ambito - ma da quando si è sbloccato con la Reggiana, grazie a quel gol se vogliamo pure un po' catartico, di reti ne ha fatte 9 in 15 partite. Questi 9 centri sono valsi al Doria 13 punti. Direi che il ragazzo qualche complimento se lo è meritato adesso, senza prese in giro o ironie sul 1° di aprile. De Luca mi ha sempre dato l'impressione di un uomo molto sensibile, in passato palesemente bloccato a livello mentale dalle scorie dell'infortunio di un anno fa. Adesso che le ha buttate definitivamente alle spalle, sembra correre con 10 kg in meno sulle spalle. E la Sampdoria con lui.
Persino il gol della Ternana ieri ha dato l'impressione di un contrattempo superabile, di un piccolo incidente di percorso incapace di compromettere il destino della serata. Ciò rappresenta una differenza netta con il passato: un mese fa, questo ostacolo sarebbe sembrato insormontabile. Ieri è parso un sassolino sul sentiero, spazzato via dalla galoppata di Stojanovic, finalmente decisivo.
Pirlo ha avuto grossi meriti nel tenere la barra dritta nei momenti più complicati, senza snaturarsi, ma correggendosi. E' sintomo di intelligenza. L'allenatore non ha cambiato filosofia, guardate il secondo e il terzo gol di ieri da che azioni originano. Altro che calcio pane e salame. Ora finalmente il mister si merita di poter allenare con il 'problema' delle scelte. Sono estremamente curioso di ciò: voglio vedere come decide quando ha più di un'alternativa in panchina, voglio capire come ragiona e come interpreta tatticamente il calcio, perché sino ad oggi il tecnico non ha potuto cucinare un bel nulla. Pirlo non ha avuto mai a disposizione gli ingredienti per un piatto gourmet, anzi, è sempre stato costretto ad inventarsi un modo per mettere insieme in qualche maniera il pranzo con la cena. Ora si ritrova sul tavolo anatra, tartufo e caviale, vedremo come li abbinerà.
La differenza è tutta qui. Ieri, con la Sampdoria sull'1-0, dalla panchina si sono alzati Borini, Piccini, Alvarez, Stojanovic e Pedrola. Tra qualche settimana le squadre avversarie a bordocampo vedranno pure i vari Esposito e Benedetti. Già solo a livello mentale, l'impatto è tutto diverso. Poi, certo, non bastano ingredienti pregiati per fare un piatto stellato. Ma quantomeno, adesso ci si può provare. Noi invece saremmo contenti di vivere un'altra Pasquetta di questo genere. Personalmente sono disposto addirittura ad accettare pure le code in A26 e il clima stile Bruxelles, per vivere di nuovo una serata così.
@lorenzo_montaldo
@MontaldoLorenzo