Sampmania: festa a sorpresa e aperta a tutti
Ricevere tre sberle e darne cinque per far capire che Mihajlovic quando si arrabbia fa davvero paura, ma soprattutto per ricacciare in soffitta i fantasmi di un finale di campionato mollo e senza stimoli. La Sampdoria evanescente di Bergamo si presenta contro il Verona più tosta che mai, ne fa cinque, vince con merito ma proprio come la domenica precedente eccedendo nel risultato (il Verona qualche gol, almeno due, li meritava tutti).
La festa della rinascita di Marassi è aperta a tutti. A fare gli onori di casa è Sinisa Mihajlovic. Ha messo in campo il 4-3-3. Il modulo preferito ha dato maggiore spinta ai suoi. Lo aveva detto che sarebbe stato il giusto sistema tattico ma in pochi credevano che questa rosa potesse rendere ancora di più. Nella domenica del 5-0 il tecnico non sbaglia niente anzi dove tocca fa danni all’avversario. Mette Sansone al posto dello spompato Eder, e segna, inserisce Renan al posto di Krsticic infortunato, e il brasiliano prima prende il palo e poi segna, sposta Soriano dieci metri più indietro, e fa doppietta. Al termine della gara dice di essere fortunato, mente, è lui il primo a sapere di essere molto bravo.
Dopo il mister sale sul palcoscenico Sansone. Da quattro mesi non gioca titolare, si parla di poco impegno in allenamento, in soli tre minuti zittisce tutti. Se è questo la conferma se la merita tutta. Applausi a scena aperta per Soriano. Mihajlovic gli chiede di tirare di più, partendo dalla mediana ha più spazio per ragionare e fa doppietta. Il suo ruolo è quello, fare l’esterno sinistro lo limita ma il ragazzo ha il grande merito di lavorare in silenzio, peccato che solo Mihajlovic gli abbia dato fiducia, altrimenti la sua esplosione sarebbe avvenuta molto prima.
Nel pomeriggio della manita meritano menzione Palombo, in gol dopo tre anni e tornato un ragazzino, e Angelo Da Costa. Se esce a porta inviolata è solo merito suo anche per Mustfai si prende un pomeriggio di vacanza ingiustificata. Compie almeno tre parate importanti, speriamo che non si sia giocato tutti i jolly a disposizione da qui a fine anno.