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  • Sampdoria, Zenga: 'Nessuna scusa'

    Sampdoria, Zenga: 'Nessuna scusa'

    Walter Zenga ha parlato in conferenza stampa al termine del pesantissimo 4-0 subito dalla Sampdoria in casa contro il Vojvodin: "Abbiamo preso una bella botta che ci farà sicuramente bene. Ci farà riflettere su quanto fatto. A mio avviso i primi dieci minuti dei tempi hanno condizionato l'andamento della gara. Abbiamo avuto delle occasioni per pareggiare con quattro o cinque situazioni. Quando siamo rientrati in campo, invece di avere pazienza abbiamo regalato il secondo e il terzo gol in contropiede. A quel punto la situazione è diventata pesante". Il tecnico blucerchiato parla, poi, delle sue dichiarazione ai tifosi dopo il triplice fischio: "Quando una squadra vince si va a festeggiare, quando si perde si va a chiedere scusa e l'allenatore, a mio modo, di intendere deve stare davanti ai giocatori, se avessimo vinto non sarei andato".

    LO SFOGO - "Io non sono uno che cerca scuse - continua Zenga - Sono partito il primo luglio, ho provato determinate cose, sono arrivato a Torino e ho avuto giocatori che hanno avuto un virus. La formazione l'ho dovuta mettere insieme in funzione di queste cose. Queste non sono scuse perchè comunque undici giocatori vanno sempre in campo, sette vanno sempre in panchina e nell'arco del tempo ci sono determinate cose vanno fatte nell'arco di un tempo. In uscita il discorso è differente. Se vogliamo parlare di Okaka, parliamo di chi è andato via ma il discorso è complicato e allargato a cose che sono gestione di società e allenatore e divulgarle diventa problematico. Non c'è nessuna scusa. Una squadra che perde 4-0 deve solo analizzare il fatto che sono stati incassati tre gol nei primi dieci minuti delle frazioni di gioco". Il tecnico blucerchiato pensa al match di ritorno: "Quando si perde una partita così vuoi sempre rigiocare. Vogliamo andare a giocare a Novi Sad e ottenere il massimo. Devi comunque giocare per far sì che queste sconfitte siano assorbite".

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