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    Sampmania:  un terremoto per tornare a sognare

    Sampmania: un terremoto per tornare a sognare

    12 giugno 2014: Edoardo Garrone cede la Sampdoria a Massimo Ferrero. La rivoluzione ha inizio. Lo stile Sampdoria, quello del silenzio, del bilancio prima di tutto, viene spazzato via dal ciclone Viperetta che in sede di presentazione fa già capire che tutto è cambiato. Lo shock arriva dopo una conferenza stampa a tarallucci e vino, piena di proclami, battute e il primo show nel mondo del calcio di un presidente che da lì in poi sarà in prima pagina praticamente tutti i giorni, tra comiche, balli, vittorie e qualche .

    Prima della rivoluzione c’era un Samp solida e capace grazie all’arrivo di Mihajlovic di tirarsi fuori dalla cenere e dalla paura della gestione Delio Rossi. Il timoniere serbo porta una nuova mentalità, tanti risultati, una salvezza tranquilla e l’esplosione di talenti con le polveri bagnati. Da Gabbiadini ad Okaka, passando per Soriano e Obiang, tutti vengono toccati e rigenerati dal Re Mida blucerchiato.

    Si parte per il ritiro con la rivoluzione in atto, con Massimo Ferrero che si prende la scena mentre Mihajlovic lavora plasmando un gruppo che vuole spiccare il volo. Il mercato non è pirotecnico ma serve a blindare i gioielli, Mustafi escluso, e a portare innesti di qualità per allungare la rosa toccando la formazione titolare solo dove ce n’è più bisogno.

    Mentre Ferrero canta e balla, è ovunque in Tv e sui giornali, in campo si vince quasi sempre. La Sampdoria tiene il passo delle grandi regalando ai tifosi la vittoria più bella quella nel derby, bis di Mihajlovic dopo la rete di Maxi Lopez a febbraio. La favola non finisce mai e a Natale il regalo è un terzo posto pieno di speranze europee per l’anno che verrà.

    Gennaio sarà il primo banco di prova per Massimo Ferrero. La cessione di Gabbiadini è stata orchestrata dalla Juve, la Sampdoria vuole rimanere competitiva e sotto la spinta del suo presidente progetto colpi di mercato importanti: Muriel è l’uomo dei sogni già pronto a dire sì ai blucerchiati, serve dell’altro e Ferrero ha fatto intuire che tanto si muoverà. Il rischio è quello di perdere anche Okaka. I tifosi dopo lo shock di giugno si fidano di Mihajlovic: “la Sampdoria resterà competitiva”.

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