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    Sampdoria, Torreira spiega il suo gioco: 'Metto il trequartista nel mediano'

    Sampdoria, Torreira spiega il suo gioco: 'Metto il trequartista nel mediano'

    • Lorenzo Montaldo
    Quello che sorprende in Lucas Torreira è anche e soprattutto la qualità delle giocate. Il centrocampista uruguaiano della Sampdoria non è solamente un mediano, tenace e grintoso ma dai piedi non propriamente delicati.

    Torreira, che ringhia su ogni avversario nel raggio di venti metri, ha anche un destro educato e una grande facilità di passaggio. Merito del suo passato da trequartista, il ruolo in cui è 'nato' calcisticamente, prima della conversione iniziata con Oddo e conclusa con Giamapolo: "Sto lavorando da mesi con l'allenatore per imparare bene i compiti e i movimenti del centrocampista davanti alla difesa" conferma Torreira a Il Secolo XIX. "Un ruolo chiave del nostro gioco, che va quasi sempre alla ricerca dell'uscita sul mediano".

    Come detto, la mutazione arrivò a Pescara: "In effetti il primo a trasformarmi da trequartista in mediano era stato Oddo - racconta l'uruguaiano -. Il tocco di prima può essere molto utile per mettere in difficoltà l'avversario, specialmente guadagnando in profondità. E poi è fondamentale per uscire da quelle specie di 'gabbie' che si vengono a creare attorno a me. Se invece ho un po' di spazio, posso anche permettermi il tocco in più. Controllare la palla con il sinistro, il piede debole, e a seguire giocarla di destro ormai mi viene quasi naturale. Mi consente una maggiore precisione nel passaggio, una qualità fondamentale. Perchè se sbaglio un passaggio io, può nascere una situazione pericolosa per tutti i miei compagni".

    "Quando 'laviamo' la palla - prosegue Torreira - bisogna farlo con autorità, imporsi sul gioco e dettarne il ritmo. Se mi manca la porta avversaria? Certo che mi manca... a parte che in carriera ho fatto anche la punta. E certi istinti restano dentro. Ma non posso permettermi delle pazzie. Diciamo che muovermi qualche metro più avanti non mi dispiace, ma aggiungo che davanti alla difesa mi sento un giocatore più completo. Credo - conclude - di mettere qualcosa del trequartista nel mediano".

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