Sampdoria, senti Toldo: 'Ranieri è un camaleonte e ci mette sempre la faccia'
Come è Ranieri visto da un suo giocatore? “Un camaleonte, uno che sa sempre calarsi alla perfezione nell'ambiente in cui arriva. Non è una dote da tutti. Quanto merito ha nella salvezza della Samp? Scusatemi ma è una domanda a cui non so rispondere perché ho vissuto una vita nei club e so che solo standoci dentro puoi saperne le dinamiche. Per quello che posso dire per la mia esperienza, Ranieri è un signore e uno che ci mette sempre la faccia e questo, in uno spogliatoio, si fa apprezzare”.
Una delle sue migliori qualità è la capacità di comunicare con tutti i calciatori: “La mia esperienza è ormai un po' datata ma nella mia Fiorentina c'erano giovani e veterani e Ranieri, che appunto ho definito camaleonte non a caso, sapeva parlare in un modo con gli uni e in un altro con i veterani. È una delle doti che deve avere un allenatore per stare a certi livelli, sapersi calare in una realtà che ha tante specificità e riuscire a creare empatia e un ambiente costruttivo che va nella stessa direzione. Lui ha questa dote senza dubbio. Poco vincente? Beh tanto per cominciare la vittoria col Leicester cancella ogni nomea di "poco vincente" perché credo, come molti, che sia stata la vittoria più incredibile o comunque tra le più incredibili della storia del calcio. Diciamo che ha vinto meno in Italia di quello che avrebbe meritato ma penso sia un problema del calcio in Italia più che suo. Lui è un vincente e lo ha dimostrato appunto a Leicester, dove per vincere serviva un miracolo. È un saggio, un uomo che conosce il calcio, i calciatori e sa come porsi, cosa dirgli nel momento giusto. Quando stimolare, quando riprendere, quando scherzare. Lui è il calcio” conclude l’ex portiere.