Sampdoria, Sensi: 'Mai dubitato di venire qui, Mancini decisivo. Inter? Un gol non cambia le cose...'
Il volto nuovo della Sampdoria, e probabilmente più atteso, è quello di Stefano Sensi. Il centrocampista ex Inter doveva arrivare a Genova prima del ritiro della Nazionale, ma un suo gol in Coppa Italia con i nerazzurri sembrava aver complicato la vicenda. Per Sensi, invece, non è mai stato così: “Io non ho mai dubitato, avevo già deciso di venire e sono felice. L'Inter è stata casa, sia chiaro, ho lasciato solo compagni amici e una società grandiosa, ma avevo già scelto e un gol, anche se decisivo, non cambia le cose. Il gol all’Empoli non ha cambiato nulla. Sono entrato con l'Empoli e ho fatto quello che dovevo fare perché sono un professionista ed era mio dovere dare tutto ma, ripeto, non mi ha cambiato la voglia e la decisione" ha detto a Il Secolo XIX.
Merito della scelta, in parte, spetta anche a Mancini: “Diciamo che il mister Mancini mi ha dato quella spinta in più ma io già volevo fortemente venire qui per una questione di rilancio e di prestigio della società. Poi quando Mancini mi ha detto che facevo bene, proprio lui che qui ha scritto la storia, mi ha fatto piacere e dato appunto quella spinta ulteriore". La sua collocazione tattica non sarà un problema: “Io a centrocampo ho fatto un po' tutti i ruoli, ho parlato con mister Giampaolo e mi ha detto dell'idea di farmi fare il trequartista ma io ho dato la disponibilità per fare tutti i ruoli che ho già fatto in carriera. Non è una frase fatta ma decide l'allenatore, io ho solo voglia di mettermi a disposizione e giocare. Sto molto bene, mi sento benissimo, negli ultimi due anni sapete che è stata molto dura convivere con tutti quegli infortuni ma devo dire che mi ha anche rinforzato, adesso sto benissimo e ho un approccio molto più attento alla prevenzione e al rinforzo fisico. Adesso ne vengo da mesi in cui all'Inter mi allenavo regolarmente, quindi sono pronto”. Le attese dei tifosi sono alte, ma Sensi non ci pensa: “Non mi sento l'eroe che è arrivato a salvare la situazione in tutta onestà. Cercherò di dare tutto quello che posso e affronteremo ogni partita col coltello tra i denti, questo sì”. Il nuovo numero 5 blucerchiato ricorda con affetto l’esperienza all’Inter: “Sfortuna a parte, io sono contento di com'è andata, ovviamente ogni giocatore vorrebbe giocare sempre ma in un grande club c'è tanta concorrenza. Non giocare è brutto, infortunarsi ancora peggio, ma mi è aumentata l'esperienza, il capire come mi devo comportare per arrivare in forma alla domenica. Diciamo che è stata un'esperienza comunque molto formativa. Essere alla Samp fino a giugno toglie stimoli? A me per niente. Non mi voglio porre alcun tipo di limite, darò il mio 100% per i compagni, per la squadra, per i tifosi. Sono arrivato in prestito secco ma non mi deve disincentivare, ci mancherebbe. Io sono mentalizzato sulla partita e su cosa devo fare, so bene che dobbiamo salvarci al più presto, è il nostro scudetto, al resto non penso. Giampaolo mi cercava già per il dopo Torreira? Si mi ricordo, ora mi ha fatto piacere ritrovarlo. Mi ha spiegato le sue idee su fase di possesso e non possesso, credo chela sua idea di calcio sia quasi ideale per le mie caratteristiche”.
Alla Samp troverà Candreva, conosciuto all’Inter: “Lui e Fabio li conoscevo già e sentirli prima di arrivare mi ha stimolato. Avendo compagni che già conosci è molto più facile inserirsi, per uno straniero che arriva non è altrettanto facile. Sul resto onestamente l'obiettivo è salvarci, può esserci questo sole estivo o grandinare che per me non cambia nulla”