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    Sampmania: come il sextape di Pamela Anderson su Disney Plus

    Sampmania: come il sextape di Pamela Anderson su Disney Plus

    • Lorenzo Montaldo
    Dopo anni di calciomercato coerente come l'uscita della serie sul sextape di Pamela Anderson e Tommy Lee su Disney Plus (ve lo giuro, c'è sul serio) mi sembra incredibile poter andare a dormire con una sensazione di appagamento e poco, pochissimo da dire. Allora non era vero che, in ogni sessione gestita dalla precedente gestione, non si poteva mai fare di meglio. Non era vero che l'operato passato era sempre il migliore possibile, non era vero che non sussisteva alcun margine di manovra, che bisognava vendere per 30, 40 milioni. Tra parentesi, chissà dove sarebbe finito l'eventuale bottino. E forse non era neppure del tutto vero che i pochi che osavano muovere critiche all'illuminato del Re Sole erano mugugnoni, menagrami, dischi rotti e compagnia cantante.

    Ci pensavo questa sera. Se il 5 dicembre, neppure due mesi fa, mi avessero annunciato "Inizierai febbraio con un Presidente sampdoriano che rilascerà una sola dichiarazione durante tutto il mercato, per invitare i tifosi allo stadio, Giampaolo allenatore, cinque acquisti e nessuna cessione” avrei pensato di trovarmi di fronte l'addetto alla programmazione di Disney Plus. Scherzo, eh, ci sono tutti gli Avengers, Star Wars e i documentari di National Geographic, vi adoro, non mi cancellate l’account. Tra l'altro, sulla piattaforma trovate pure una serie che si chiama The Resident. 

    Sessanta giorni dopo ci guardiamo in faccia e ci rendiamo conto che è tutto vero. Nessun creativo originale o sognatore, nessuna invenzione da fiction. La Sampdoria si è mossa in maniera oculata, al limite estremo delle sue possibilità. Non solo non ha svenduto, ma ha anzi ampiamente rinforzato la rosa. E chi si può lamentare, di fronte ad uno scenario del genere? Non siamo improvvisamente diventati il Real Madrid, sia chiaro. Le nostre sono state le manovre di una società tesa a salvarsi, di riffa o di raffa. Ma è ben più di quanto mi aspettassi. Non è il caso di fare gli schizzinosi, o di concedersi troppi formalismi.

    A voler proprio essere pignoli e puntigliosi, potrei sottolineare come la mia principale preoccupazione fosse rappresentata dalle difficoltà del reparto offensivo. Non aver preso un Defrel o un Castillejo è un peccato, avrebbe rappresentato la ciliegina sulla torta di un mercato ai limiti dell'eccellenza nell'ottica, lo ripeto a scanso di equivoci, di una lotta volta alla permanenza in Serie A. Ma ritengo pure che le difficoltà a realizzare reti non fossero imputabili soltanto al quartetto degli attaccanti. Vedere il calcio in questo modo è limitante. La fase difensiva non la costituiscono i difensori e basta, e quella offensiva non dipende dalle punte, bensì dall’ intero spartito di gioco. Credo che, sotto tale punto di vista, l'arrivo di Giampaolo potrebbe incidere più dell'acquisto di un mezzo bomber.

    Supryaga è un interessante mossa in prospettiva, ma sarei sorpreso di un suo esordio impattante in Serie A da subito. Eviterei i facili entusiasmi, tipici di altre zone della città. Prima osserviamolo in azione. Per il resto, la rosa si è notevolmente rinforzata. Conti, sulla carta, è meglio di Depaoli, Rincon è più incisivo dell’ultimo Silva, Magnani e Dragusin sostanzialmente si equivalgono. La perla è Sensi. Un paio di anni fa mi faceva impazzire, senza infortuni pensavo potesse diventare una sorta di Verratti 2.0. Sensi, se sta bene, è un colpo. E’ in grado di fare due ruoli, e possiede le caratteristiche per cui D’Aversa avrebbe venduto un rene e un pezzo di braccio. Il suo impiego da trequartista viene ritenuto scontato, io non ne sarei così sicuro. A Giampaolo gli uomini in grado di pensare in mezzo alla bagarre piacciono, e adora avvicinare il più possibile la qualità alla fase di uscita palla dalla difesa. Non mi stupirei se decidesse di arretrare il nuovo numero 5 blucerchiato nel cuore nevralgico del centrocampo, magari avanzando Candreva o togliendo un giocatore dai piedi meno educati. Di certo Sampdoria-Sassuolo offrirà moltissimi spunti di analisi sul lavoro del mister di Bellinzona. Lì inizieremo a capire su quale ordito sta imbastendo la tela salvezza.

    Peccato per Defrel e soprattutto Linetty. Ma forse era troppo. Oggi vado a dormire tranquillo, adesso mi accontento anche di navigare a vista, con un orizzonte temporale semestrale. A patto però di farlo così, in maniera concreta, morigerata, senza cialtronate o fanfaronate a radio e media casuali. Un mercato serio e non raffazzonato era tutto ciò che chiedevamo. Ho come l’impressione che lo spauracchio della retrocessione, con tutto il suo codazzo di magagne, abbia spaventato il Doria più degli equilibri di bilancio. Va bene così, onestamente difficile lagnarsi. L’agenda adesso è tracciata: salvezza sul campo, e immediata cessione societaria. Come dite? Fantascienza? Sì, forse. Ma pensavo lo fosse anche la serie sul sextape di Pamela Anderson e Tommy Lee su Disney Plus.

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