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Sampdoria, Sabiri 'scappa' in Germania: in permesso dal club, contestato dai tifosi
CONTESTATO - Domenica sera proprio Sabiri era uno dei più gettonati dal gruppo di sostenitori doriani che hanno atteso la squadra in seguito al k.o. del Franchi. Al centro della contestazione l'ultimo episodio, la maglietta regalata ad un tifoso viola dopo il 5-0 rimediato dalla sua squadra. Un gesto che Sabiri ha liquidato con la giustificazione di aver dato la casacca "ad un ragazzino con la bandiera marocchina a cui l'avevo promessa prima della partita". Un gesto che, soprattutto, fa parte di una lunga serie di atteggiamenti non convincenti.
TAPPE - I tifosi della Samp gli contestano parecchi comportamenti. Ad esempio le tante assenze per infortunio, magicamente sparito in occasione del mondiale o l'evidente scarsa incidenza in tutta la stagione, accompagnata da un atteggiamento indolente. Ma non sono piaciute neppure le numerose foto postate in maglia viola a gennaio, con una situazione della squadra drammatica dopo il suo acquisto da parte della Fiorentina, e infine la non esultanza dopo il rigore segnato al Bologna, con tanto di sguardo di sfida alla gradinata, seguito poi da un rigore sbagliato che ha compromesso la gara.
FUGA - Questa sera, Sabiri non è stato convocato dalla Samp per la partita con il Torino. La società gli ha concesso un permesso, il calciatore già ieri non si è allenato ed è tornato in Germania dai genitori. E c'è la possibilità che lì resti fino al termine della stagione. Il marocchino - che già non si era lasciato benissimo con l'Ascoli - ha affermato di non essere sereno anche a causa di alcuni messaggi minacciosi che si sarebbero arrivati sul telefonino e gli sarebbero stati lasciati, sotto forma di bigliettino, sulla sua auto. Quella di Firenze, quindi, potrebbe essere la sua ultima apparizione in blucerchiato, prima del trasferimento alla corte di Italiano.