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    Sampdoria, Romei: 'Al lavoro per rispettare le scadenze. Senza cessione il tema 'fare sacrifici' è evidente'

    Sampdoria, Romei: 'Al lavoro per rispettare le scadenze. Senza cessione il tema 'fare sacrifici' è evidente'

    A Genova, sponda Sampdoria, ha fatto molto scalpore il ritorno dell'avvocato Antonio Romei, in passato braccio destro di Massimo Ferrero nonché principale 'artefice' dell'approdo del Viperetta in blucerchiato. Perché Romei è tornato oggi, dopo alcuni anni di lontananza? "Ho ricevuto una telefonata dal trustee Vidal, mi ha chiesto se fossi disponibile. Devo presumere che in questa scelta abbia inciso la mia conoscenza del mondo Samp e il fatto che avrei potuto dare un contributo specialmente nel contesto della situazione di difficoltà che si era creata" ha detto a Il Secolo XIX.

    NEL CUORE - "Rispetto le opinioni di tutti... Sono stato chiamato come elemento in grado di riprendere il lavoro portato avanti nelle stagioni precedenti" prosegue l'avvocato parlando dei rumors sul suo ritorno. "Penso anche di avere dimostrato di essere una persona indipendente, nelle scelte e nelle situazioni, avendo una formazione da libero professionista. Per il resto, come sempre do e darò il massimo, con entusiasmo e dedizione, per il bene della Sampdoria, società che mi è entrata nel cuore, un pezzo importante della mia vita. Mi consenta un richiamo: concentriamoci tutti sul presente più che sul passato"

    VIA GLI ORTICELLI - Romei ha raccontato le impressioni del ritorno: "Il primo impatto, forte e emozionante, è stato con quello spicchio di Samp che conoscevo già. Professionisti mediaticamente nell'ombra, ma il cui lavoro è fondamentale per la società. Con valori importanti. Cito Bosco, Ienca, Tantillo, Tortarolo... mi fermo qua, non voglio fare torto a nessuno. In tutta la sede ci sono persone meravigliose, con forti valori umani. Quando sono tornato ho fatto un discorso unico, in sede e spogliatoio: poniamo l'interesse collettivo sopra quello individuale e cerchiamo di saldare la nostra unità, dentro e fuori dal campo. Spazziamo via gli orticelli. L'unico modo per portare in fondo questa stagione complicata. Ho trovato, come risposta, un atteggiamento costruttivo e collaborativo. Nel cda c'è fortissima sintonia, ogni due settimane facciamo un incontro per confrontarci."

    DOVERE - La Sampdoria, in questa stagione, ha due obiettivi? "Sì. Mantenere la categoria e la situazione economica il più in equilibrio possibile, tenendo conto che il Covid ha impattato su tre stagioni e sapendo che la società è in vendita. Della cessione se ne occupa solo Vidal che sono certo svolgerà al meglio questo ruolo. Ne parliamo con lui, ma non è materia di diretta competenza del cda. Sappiamo quello che ci dice, che il processo di vendita sta avendo un'accelerazione, ma non sappiamo se e quando si finalizzerà. Fino ad allora il nostro dovere è fare il meglio possibile evitando operazioni che potrebbero in qualche modo danneggiare o compromettere la vendita".

    SENZA CESSIONE - A proposito della cessione, la Samp sta già programmando la stagione 2022/2023? "È presto. Salviamoci il prima possibile poi in modo responsabile ci focalizzeremo sulla prossima stagione. Se non arriverà il nuovo proprietario, ci saremo ancora noi almeno fino alla fine dell'esercizio. Se arriverà, rimetteremo il mandato e deciderà lui, come è giusto che sia. Senza cessione? Il tema "fare sacrifici" è evidente, ma non tocca solo la Samp. Il Covid ha picchiato per tutti. Per me la base di una squadra è il progetto tecnico. Da lì la scelta dei calciatori più funzionali, all'interno del budget che si ha. E poi cercare di investire, per quel che si può, per patrimonializzare il club. Con le scelte giuste, si crea una squadra competitiva. Noi siamo pronti. Anche il mercato di gennaio è stato subordinato a linee guida economiche e mi sembra che sia stato fatto un buon lavoro. Alcune operazioni sono saltate perché non abbiamo potuto impegnarci con un obbligo di riscatto che avrebbe impattato sul futuro. Potrà farlo il nuovo azionista".

    MOSSE - A proposito del mercato, molti tifosi si sono stupiti delle tante operazioni condotte dalla Samp: "Normalmente non presto grande attenzione alle voci. La Samp si deve confrontare con Covid e note difficoltà degli ultimi tempi. Abbiamo onorato la scadenza, impegnativa, del 16 febbraio. Gli stipendi sono pagati regolarmente. Le prossime scadenze sono 30 maggio e fine giugno per l'iscrizione al campionato e noi lavoriamo giorno e notte per rispettarle, per concludere la stagione con le nostre gambe. Abbiamo vinto il contenzioso con lo Sporting Lisbona su Fernandes... trovato un accordo con il Verona per il riscatto di Caprari (a aprile, ndr). Ci sono molte altre cose da fare. Sui numeri lavorano Bosco e Panconi, grandi professionisti, e guardiamo al futuro con realismo ma con ottimismo".

    PLUSVALENZE - A proposito dei concordati, Romei non si sbilancia: "Ha già risposto Vidal. Le partecipazioni di controllo della Sampdoria sono state poste in un trust per garantire un apporto di finanza esterna ai concordati quando sarà venduta. In questo momento non vedo possibilità di contaminazione. L'assetto giuridico è chiaro. E poi sarà una deformazione professionale, ma mi baso solo su atti e provvedimenti. Non voci. A oggi niente lascia supporre che la Samp possa essere attratta nei concordati. Vicenda plusvalenze? Siamo tranquillissimi. Lasciamo che la giustizia sportiva lavori e noi daremo tutta la collaborazione necessaria".

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