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Sampdoria, Radrizzani e Manfredi vogliono blindare il logo: obiettivo messa in sicurezza del 'Baciccia'
Durante la trattativa, la questione logo è stata ampiamente dibattuta con Ferrero. Il marchio è di proprietà di Ssh, la ex controllante della Sampdoria ed è coinvolto in un "lease back" con Banca Intesa da luglio 2011, quando ancora c'era Riccardo Garrone. SSH invece ha un contratto per la licenza d'uso dello stesso marchio con la squadra. Tra il 2015 e il 2019 la Sampdoria ha pagato alla società di Ferrero 3 milioni a stagioni per poterlo utilizzare, diventati 2 dal 2020.
Nella trattativa tra Ferrero e Radrizzani si è parlato a lungo del Baciccia,alla fine l'accordo è stato trovato ed inserito nella scrittura privata del 12 giugno regolante il rimborso dei crediti di Ssh nei confronti di Sampdoria. Si parla di circa 8,2 milioni, e una gran parte sono quelli necessari a Ssh per chiudere il prestito con Banca Intesa, coperto dalla fideiussione di Edoardo Garrone.
Manfredi e Radrizzani, tra i debiti, hanno ereditato anche quelli necessari a liquidare il lease back, comprensivo di alcune rate non versate durante il periodo covid con scadenza del contratto posticipata al 2025. I due imprenditori, scrive Il Secolo XIX, stanno lavorando con Banca Sistema per un piano di rientro in grado di riportare il Baciccia in quota Sampdoria rimodulando anche le rate.