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    Sampdoria, quel rimpianto Soriano conteso tra Barça e Atletico: ma non era 'brocco'?

    Sampdoria, quel rimpianto Soriano conteso tra Barça e Atletico: ma non era 'brocco'?

    • Lorenzo Montaldo
    A volte nel calcio si innescano dinamiche strane. In alcune occasioni un giocatore viene sovrastimato, magari incensato oltre i suoi limiti, altre volte accade l'esatto contrario. Può anche succedere che un calciatore non 'ingrani' sin da subito con l'ambiente, con una parte di tifoseria. Con l'opinione pubblica, definiamola impropriamente così. Quella che nel 2016 si forma più sui social network che al bar sport, o allo stadio, e si diffonde poi a macchia d'olio.

    E così può capitare che magari un centrocampista come Roberto Soriano venga bollato come fumoso, discontinuo, poco professionale. Aggettivi che potevano essere veri se applicati ad una prima parte della sua carriera (prima dei 22-23 anni, diciamo) ma che Soriano non è più riuscito a scrollarsi di dosso. Nemmeno con Mihajlovic, quando la sua carriera è svoltata, nè con Zenga o Montella. Non sono serviti neanche gli 8 gol in una stagione, la doppietta in un derby vinto 3-2, e neppure le convocazioni in Nazionale. Una parte del pubblico doriano continuava a mugugnare ad ogni pallone perso, ad ogni sussurro dallo spogliatoio, ad ogni voce di calciomercato.

    In estate Soriano ha fatto le valigie, direzione Spagna, Vila-Real, in cambio di un assegno da 14,1 milioni. Praticamente l'importo della clausola rescissoria, una cifra a cui la Samp non poteva opporsi, se non adeguando il contratto a nuovi importi e nuove cifre più elevate. Fantascienza. Nonostante ciò, il centrocampista classe 1991 è stato accompagnato anche da commenti tipo "un affarone", "finalmente", "era fumoso", "brocco", "sopravvalutato".

    Ora dopo soli 6 mesi, magari un anno, Soriano potrebbe fare nuovamente le valigie e lasciare il Villarreal. Ma non a causa di un fallimento, come in molti immaginavano, bensì per traguardi ancor più ambiziosi. Magari per quel Barcellona visto soltanto al Gamper, già, perchè no. Proprio il Barça dei meravigliosi centrocampisti che hanno formato una nuova idea di calcio. O per l'Atletico Madrid che alla Sampdoria, e agli ex blucerchiati, guarda spesso con attenzione. Sono soltanto due delle squadre che lo vogliono concretamente, e che lo stanno seguendo con interesse. Merito forse delle 21 presenze tra Liga, preliminari di Champions e Europa League, chissà. Condite da 4 gol e 5 assist, beninteso. Numeri che testimoniano, se mai ce ne fosse bisogno, che le etichette sono odiose, perchè anche quando le stacchi lasciano una patina dura a morire.

    Quello di Soriano potrebbe ricalcare il percorso fatto da Mustafi, passato dal club genovese ad una squadra di medio-alta Liga, e approdato poi all'Arsenal. Ma il suo cammino potrebbe anche insegnare a qualcuno tra i tifosi blucerchiati che è ciò che si vede sul campo a contare nel giudizio di un giocatore. E che tutto va sempre contestualizzato e soppesato, prima di tranciare giudizi definitivi. Magari in futuro, grazie ad una nuova maturità, ci eviteremo un altro caso Soriano, chissà.

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