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Sampdoria, Pellegrini: 'Giampaolo un fenomeno, Andersen meglio di Skriniar'
Per allenare in quella maniera secondo Pellegrini sono necessarie tre qualità: "Servono capacità, professionalità e coraggio, perchè mantenere una linea così alta vuol dire avere coraggio, con le caratteristiche dei difensori della Sampdoria. A parte Bereszynski, infatti, gli altri non hanno grande velocità e il rischio di essere presi d'infilata è alto. Bereszynski invece rimedia con il recupero anche a qualche errata lettura. La crescita di Andersen - aggiunge Pellegrini - è qualcosa di impressionante. Ha una capacità di apprendimento che supera anche quella di Skrinair. Tonelli ha le famose conoscenze. Gioca a memoria e in questa maniera ruimedia anche a qualche problmea fisico che secondo me non ha risolto del tutto. Bereszynski è quello che per me è migliorato meno, Murru invece lo ha fatto, ma vedo ancora parecchi limiti. Sembra che abbia bisogno di un episodio favorevole per partita. Se fa una buona giocata allora la prestazione svolta".
A cambiare però è stato il volto della squadra: "Defrel è più dinamico di Zapata e garantisce una maggiore copertura durante la fase difensiva. Poi non bisogna dimenticare che è cambiato il vertice basso del centrocampo. Per esempio l'anno scorso la squadra mi pareva essere più corta, situazione in cui le caratteristiche di Torreira si esaltavano: lui dava il meglio negli spazi stretti, Ekdal è un giocatore diverso, gioca più compassato ed è più bravo a leggere le situazioni".