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    Sampdoria, nuova udienza. Ferrero: 'Quando ho detto certe cose ero sconnesso, mi minacciavano'

    Sampdoria, nuova udienza. Ferrero: 'Quando ho detto certe cose ero sconnesso, mi minacciavano'

    Ieri, poco prima delle 18, si è conclusa l'udienza per il ricorso presentato dall'ex presidente della Sampdoria Massimo Ferrero nei confronti di Radrizzani e Manfredi. Il Viperetta era a Genova, ha partecipato all'udienza ma solo nelle vesti di auditore. Il giudice Gibelli non gli ha chiesto niente, e non gli ha concesso la parola per eventuali dichiarazioni spontanee. Ferrero è entrato da un passaggio secondario, accompagnato dalla sua guardia del corpo, ed è uscito dopo poco di straforo dallo stesso passaggio per evitare contatti con i tifosi. La sua intenzione, come noto, era quella di ritrattare la frase "Ho venduto a Radrizzani" pronuinciata lo scorso 30 maggio. 

    A proposito di quella serata, tramite Radio Cusano Ferrero ha interpretato così il momento: "C'è stato un momento in cui non ci ho capito niente, ero emozionato e pressato. E dicono che avrei detto delle cose che non ricordo. Ero sconnesso, dicono che ho detto che ho venduto. Ma lascia tutto il tempo che trova quando hai la pressione, quando ti ricattano, quando ti minacciano di morte... alla fine dici quello che la gente vuole sentire". Anche di questo si è dibattuto ieri, il legale di Ferrero Sammarco ha incentrato proprio sullo stato emotivo-percettivo alterato del suo cliente la tesi difensiva.

    In Tribuanle erano presenti anche Alberto Bosco per il Cda blucerchiato e l'avvocato Eugenio Bissocoli, l'esperto della composizione negoziata della crisi. Bissocoli è intervenuto, scrive Il Secolo XIX, per confermare come lo svolgimento dei fatti fosse coerente con le memorie presentate dai legali di Radrizzani/Manfredi e della Sampdoria, nel rispetto della composizione negoziata. L'udienza, alla presenza solo degli avvocati, si è protratta sino alle 18, Gibelli ha respinto la richiesta di Sammarco di produrre nuove prove documentali e ha concesso tempo fino a lunedì a entrambe le parti per depositare eventuali integrazioni scritte alle memorie già presentate. La nuova udienza quindi è stata fissata per martedì, con la decisione di Gibelli che arriverà entro la fine della prossima settimana. La sensazione secondo il quotidiano è che il giudice stia rispettando il contraddittorio nella maniera più accurata possibile, in modo da emettere un provvedimento di ferro. Sussisterà comunque la possibilità di fare reclamo, e la parte 'sconfitta' quasi sicuramente intraprenderà questa strada.

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