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Napoli, 2-0 amaro contro la Samp. Match interrotto per cori discriminatori
Una partita complicata, la delusione per Firenze e Torino ancora viva, giocata inoltre in un clima non facile. Gli azzurri approcciano bene alla gara, partono forte e già al 5’ si vedono annullare un gol, siglato da Mertens, da Gavillucci per fuorigioco del belga sulla spizzata di Albiol. Lo stesso centrale spagnolo sfiora il vantaggio al 15’, poi sono Insigne e Zielinski a rendersi pericolosi con due conclusioni potenti ma poco angolate. Sul finale di tempo la Samp si fa viva dalle parti di Reina con Linetty e soprattutto con Ferrari, che stacca di testa su corner di Torreira colpendo la parte superiore della traversa. Nella ripresa la banda Sarri riparte a testa bassa ma, escluso un’estemporanea ma clamorosa occasione fallita da Insigne dopo uno-due con Mertens, non riesce a creare pericoli alla porta difesa da Belec (in campo per un problema nel riscaldamento occorso a Viviano). Nel momento più difficile Sarri cambia tutto: fuori il fedelissimo Callejon, dentro capitan Hamsik, poi al 71’ panchina per un deludente Martens e campo per Milik. E’ la mossa vincente: è difatti proprio il polacco, appena un minuto dopo il suo ingresso in campo, ad andare a segno con un gran tiro a giro da fuori area sul secondo palo. L’ex Ajax esulta sotto la curva dei blucerchiati, beccandosi un giallo. Passano tre minuti e l’arbitro è costretto a interrompere il match per il perdurare dei cori di discriminazione territoriale intonati dai tifosi della Sampdoria. La pausa dura poco, e incattivisce ancor di più il Napoli che prima sfiora il raddoppio con Insigne, poi lo trova con un colpo di testa di Albiol imparabile per Belec. Minuti finali di accademia, ancor più amari per la consapevolezza del contemporaneo pareggio della Juventus. Finisce 2-0 per gli azzurri, che rientrano negli spogliatoi con la convizione di aver fatto, almeno stasera, il masismo. Domenica prossima, contro il Crotone, la passerella finale per l’ultimo saluto stagionale con i tifosi al San Paolo.