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    Sampdoria, lo strano caso del marchio, che il club 'paga' a Ferrero e dovrà essere ricomprato

    Sampdoria, lo strano caso del marchio, che il club 'paga' a Ferrero e dovrà essere ricomprato

    L'iconico 'Baciccia' su scudo blucerchiato, inconfondibile simbolo dell'U.C. Sampdoria, in realtà è in... affitto. La vicenda, a Genova, è nota. Dal 28 luglio 2011 il marchio è di proprietà di una banca, Intesa San Paolo, che lo aveva ricevuto da Sampdoria Holding, la controllante a suo tempo dei Garrone, in cambio di una linea di credito da 26 milioni, nota come "lease back". Con quell'operazione era stato previsto un piano di rate per rientrare del prestito complessivamente di 34.763.398 euro, con scadenza, grazie ad una moratoria biennale concessa da Intesa San Paolo in periodo Covid,  il 30 agosto del 2025. Residuo da versare: 8,5 milioni.

    Nel frattempo, la società ha cambiato padrone, da Garrone a Ferrero, anche se la famiglia Garrone/Mondini ha mantenuto le fideiussioni e la vicenda del marchio è l'ultima in piedi a legare i due soggetti. Comunque, una volta finito il rimborso, il marchio tornerà nella disponibilità non della Samp, ma della sua controllante Sport Spettacolo Holding (ex Sampdoria Holding appunto, a cui Ferrero ha cambiato nome) il cui socio unico attualmente è il trust. Negli scorsi anni oltretutto la Sampdoria versava nella holding della famiglia Ferrero, per poter usare il marchio, 3 milioni di euro all'anno, canone ridotto a 2 milioni post covid. La Ssh a sua volta rimborsava Intesa San Paolo. L'accordo tra Sampdoria e SSH prevedeva inoltre che la Samp potesse continuare ad usare il marchio anche dopo il lease back, e anzi avrebbe potuto tornare proprietaria del suo marchio versando a Ssh 2,5 milioni entro i sei mesi precedenti la scadenza del contratto, febbraio 2025. 

    Qui si apre un'altra partita perché un potenziale compratore dovrà mettere in conto anche la riscossione del marchio, a meno che non ne voglia fare a meno (poco plausibile).  La differenza, a questo punto, è sulle diverse modalità di acquisto: chi vorrebbe arrivare alla Sampdoria passando dalla Ssh (ricapitalizzazione con bond o acquisto mediante versamento dei soldi richiesti dal trust) si farà carico tra i debiti anche di quell con Intesa San Paolo. Chi invece vorrebbe rilevare esclusivamente la Sampdoria (vedi Barnaba) dovrà trattare successivamente il marchio con Vidal e la famiglia Ferrero. Tutto ciò ammesso che, scrive Il Secolo XIX, venga rispettata la rateizzazione.

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