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  •  Sampdoria, le pagelle di CM: Thorsby sbaglia, Quagliarella non basta

    Sampdoria, le pagelle di CM: Thorsby sbaglia, Quagliarella non basta

    • Greta De Cupertinis
    Bologna – Sampdoria: 3-1

    Audero 5.5: nonostante il passivo, non deve sfoggiare molte parate. Sulle reti può fare poco.

    Bereszynski 5: gioca molto alto quando la squadra pressa, in copertura il Bologna sfonda spesso dalla sua parte mettendolo in difficoltà soprattutto in velocità.

    Ferrari 5.5: buona partita a uomo su Palacio fino al momento del primo gol, in cui lo ha lasciato andare per mettere l'assist.
     
    (dal 27’ st Leris 6: ultima mossa per cercare di accorciare le distanze).

    Yoshida 5.5: preciso nelle chiusure ma partita altalenante, come il resto dei compagni può dare di più.

    Augello 6: oltre all'assist perfetto per Quagliarella si fa apprezzare inizialmente in entrambe le fasi. Cala sul finale, peccato.

    Candreva 6: spina costante nel fianco di Dijks, comincia bene per poi allinearsi alla prestazione di molti compagni.

    Ekdal 5.5: praticamente a uomo su Soriano, si preoccupa soprattutto della fase di interdizione dimenticando a volte il resto.

    Thorsby 5: oltre all'occasione clamorosa sbagliata dopo pochissimi minuti dalla partenza, gioca  in una posizione di campo a lui poco congeniale e questo si nota.

    Jankto 5.5: poco concreto, si vede pochissimo in fase avanzata nonostante i suoi spingano. Il brutto errore sottoporta ne è la dimostrazione.
     
    (dal 24’ st Gabbiadini 6: senza infamia e senza lode, prova senza concludere).

    Quagliarella 6.5: sempre pericoloso e gli basta mezzo metro per punire. Basta lui per tenere in apprensione i difensori di casa.

    Damsgaard 6.5: gioca dappertutto, si inserisce, offre l'appoggio, duetta coi compagni. È sempre nel vivo dell'azione e dell'attenzione dei difensori.
     
    (dal 24’ st Ramirez 5.5: qualità a supporto dei compagni, si impegna ma non incide. Prende anche un cartellino giallo).
     

    All. Ranieri 6: approccio furioso tradotto in pressing costante e intensità, quasi l'intenzione fosse arrivare al risultato con la forza dei nervi più che con la qualità. I suoi avrebbero dovuto ascoltarlo di più.

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