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    Sampdoria, le pagelle di CM: meraviglia Quagliarella, pasticcio Audero

    Sampdoria, le pagelle di CM: meraviglia Quagliarella, pasticcio Audero

    • Lorenzo Montaldo
    Sampdoria-Napoli 2-4

    Audero 4,5: non arriva sul colpo di testa angolato che porta il Napoli in vantaggio. Forse potrebbe tentare qualcosa di più sul raddoppio, ma è reattivo sulla capocciata sempre di Milik. Già per terra quando Mario Rui ribatte in rete. Erroraccio sul quarto gol, l’uscita a vuoto disperata gli costa un voto.

    Thorsby 6: lascia troppo spazio a Zielinski che crossa indisturbato trovando la testa di Milik. Pian piano però prende le misure agli avversari, argina Insigne con la sua corsa continua. L’attaccante napoletano gli scappa soltanto una volta, quando centra Colley con la sassata prima del 2-3 azzurro.

    Tonelli 6,5: un suo recupero su Insigne lanciato in velocità vale quanto un gol. E’ l’unico della difesa che questa sera non sbaglia un intervento. Prestazione importante, sembra pienamente in condizione.

    Colley 5,5: perde Milik,disinteressandosi colpevolmente della marcatura sul polacco quando arriva il colpo di testa che vale lo 0-1. L’errore non può non pesare nel giudizio complessivo. Nel resto dell’incontro è attento e concentrato, sfortunato quando si oppone con il corpo alla botta di Insigne dato che la palla carambola precisa sul piede di Elmas.

    Augello 6: parte con il freno a mano tirato, forse anche un po’ agitato dal peso dell’incontro. Però poi prende confidenza, sbaglia poco e si conferma affidabile. 

    Ramirez 6: nervoso ma sempre molto presente fisicamente, innesca lui con uno strappo gran strappo la migliore occasione blucerchiata nel primo tempo. Tanto è bella l’accelerata, tanto è goffa e sfortunata la deviazione sottomisura che si stampa sul palo a due passi dalla riga di porta. Anche per l’uruguaiano vale il discorso fatto per Quagliarella: mette dentro la palla più difficile con una rovesciata che vale oro, ma il Var annulla. Dopo l’episodio si scalda ulteriormente, Ranieri lo toglie per evitare sanzioni.

    (dal 22’ s.t. Maroni 5,5: Ranieri lancia l’oggetto misterioso della Samp in un momento delicatissimo e cruciale. Venti minuti per incidere, non ci riesce).

    Linetty 5,5: Elmas lo brucia in allungo sullo 0-2. Impreciso in avvio, con il passare dei minuti torna il consueto trattorino ma oggi manca la qualità a cui ci aveva abituato.

    Ekdal 6: partecipa alla fiera dell’errore, facendosi anticipare dal taglio di Di Lorenzo quando il Napoli raddoppia. Si riscatta parzialmente servendo a Quagliarella l’assist per l’1-2, anche se il gol è più frutto della prodezza dell’attaccante. Dopo l’incertezza iniziale, torna a macinare palloni.

    Jankto 6: tanta voglia, ma altrettanta imprecisione. Ara la fascia permettendo alla Samp di salire, gli manca sempre lo spunto decisivo per svoltare la carriera ma quest’anno ci mette grinta e voglia. 

    (dal 34’ s.t. Vieira 5,5: entra mollo in una fase cruciale del match. Servivano più dinamismo e maggiore cattiveria per sostituire Jankto negli ultimi, convulsi istanti).

    Gabbiadini 6,5: parte smorto, facendosi vedere soltanto con un paio di spunti. Cresce nella ripresa, sino a prendersi un rigore che pesa una tonnellata, trasformato con grande freddezza e lucidità.

    Quagliarella 7,5: al tredicesimo ha sul destro la chance del pareggio, ma il 27 spara troppo debolmente tra le braccia di Meret. Nel contratto, però, c’è solo la clausola di fare gol splendidi al Napoli. Decide infatti di mettere dentro quello più difficile, ‘alla Quagliarella’, con una meraviglia al volo che si infila nell’angolino alla sinistra di Meret. Nella ripresa è subito il più pericoloso, prima di destro e poi di testa. Si prende anche il rigore facendosi pure male, nel momento di difficoltà si carica sulle spalle la squadra. Eroico questa sera, esce lui e per la Samp si spegne la luce. 

    (dal 29’ s.t. Bonazzoli 6: torna dopo un lungo periodo di inattività, di più non gli si poteva chiedere).


    All. Ranieri 6,5: questa Samp è troppo sfortunata, e paga un prezzo troppo alto per la prestazione offerta. I blucerchiati giocano di nervi, lanciano il cuore oltre all'ostacolo e meriterebbero almeno un punto. Le individualità sono quello che sono, ma il mister ha sopperito alle lacune con organizzazione e mentalità.

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