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Sampdoria, le pagelle di CM: difesa da incubo, Gabbiadini ancora in gol
Audero 6: i gol arrivano da clamorose dormite della difesa, lui mette una pezza sul colpo di testa da due passi di Immobile e su Milinkovic. Forse non piazzato benissimo sulla terza rete.
Bereszynski 4: si presenta con una gran chiusura, da lì in poi il buio. Sulla rete biancoceleste al sesto minuto stringe su Immobile dimenticandosi Zaccagni completamente libero. Nell’azione del raddoppio, ancora il numero 20 avversario lo salta secco. Soffre tremendamente oggi.
(dal 12’ s.t. Yoshida 6: il giapponese si sistema centrale, con Dragusin a destra al posto del polacco. Altra cosa rispetto a Ferrari, è vero che non c’è più Immobile ma con il suo ingresso il Doria balla meno).
Chabot 4: avvio shock, prima sbaglia un passaggio su punizione regalando un possesso pericoloso alla Lazio, poi è fuori posizione quando i biancocelesti trovano lo 0-1, lasciando scappare tutto solo Milinkovic. Non tiene Immobile in occasione della doppietta dell’ex Genoa.
Ferrari 4: un disastro. Si fa spostare con troppa facilità da Immobile, propiziando la rete del vantaggio ospite. Sul raddoppio romano, si scontra con Thorsby e poi, rinculando, incespica di fronte a Zaccagni.
(dal 1’ s.t. Dragusin 6,5: pronti via, entra e sfiora la porta di testa. Se non altro ci mette la grinta e la voglia, più del resto della squadra).
Augello 4,5: il gol arriva dal suo lato, forse è un po’ in ritardo sulla copertura ma in quella zona c’era il troppo distratto Chabot, che avrebbe dovuto tenere Milinkovic. Segue Immobile, e lo perde, quando il Doria subisce lo 0-2. Migliora leggermente nella ripresa, ma è troppo tardi.
Candreva 5: affronta il suo passato, ma non sembra avere il dente avvelenato dell’ex. Oggi, rispetto alla gran stagione disputata, poca qualità e tanti errori. Tenta giusto un paio di cross, e poco altro.
(dal 40’ s.t. Ciervo s.v.).
Thorsby 5: l’anno scorso, con Ranieri, aveva annullato Milinkovic Savic, oggi D’Aversa gli chiede lo stesso compito ma fatica decisamente di più. Ha sul piede la prima chance genovese del match, ma Strakosha lo neutralizza. Qualche colpo di testa, e poco altro.
Ekdal 5: tenta di dare ordine e di combattere, ma in un paio di circostanze lo si vede alzare la testa, senza trovare una traccia o un compagno libero. Partecipa allo sfacelo difensivo sbagliando su uno dei gol.
Verre 4,5: pesce fuor d’acqua a sinistra, tenta un paio di dribbling ma sono gocce nel deserto.
(dal 1’ s.t. Silva 6: compassato, come sempre, se non altro manda in porta Thorsby con un bel filtrante in area e prova il primo tiro del match).
Gabbiadini 6: si vede per la prima volta dopo quasi un’ora, con un gran colpo di testa su cui si supera Strakosha. Anche per lui serata difficile, se non altro c’è la certezza che, quando ha la palla sul piede, non sbaglia mai.
Quagliarella 5: serataccia, stretto tra i centrali di difesa non si vede mai, ed è anche piuttosto lento e compassato.
(dal 1’ s.t. Caputo 5: entra e fa quello che ha fatto Quagliarella, né più né meno).
All. D’Aversa 4: una timida reazione nella ripresa non può bastare a riequilibrare un primo tempo da incubo. La Samp imbarca acqua, e per sua fortuna la Lazio rallenta il ritmo, altrimenti la serata sarebbe potuta diventare persino peggiore. La difesa è da incubo, l’attacco spuntato, in campo regna la confusione e la formazione di D’Aversa mette in fila un errore dopo l’altro.