Sampdoria, Lanna: 'Cessione? Nulla di concreto. Avevamo due obiettivi, salvarci e iscriverci'
Le sfide che attendono il presidente della Sampdoria Marco Lanna sono tante e complesse. Il numero uno di Corte Lambruschini, dopo aver portato al sicuro la squadra blucerchiata, sarà chiamato a fare il possibile per confezionare la cessione del club. In un'intervista al Corriere della Sera, Lanna ha ripercorso il campionato: "Guardi è stata una stagione epica: quando sono entrato in società i momenti duri sono stati parecchi. Il compito per questo cda è stato veramente complesso: a gennaio non abbiamo speso soldi che peraltro non avevamo e il giorno dopo la chiusura del mercato si è infortunato Gabbiadini" racconta il numero uno doriano. "La squadra ha faticato a immergersi in una situazione così complicata ma quando noi siamo stati nominati avevamo due obiettivi: salvarci e iscriverci al prossimo campionato. Certo, le difficoltà non sono finite perché a livello di cessione del club non c’è nulla di concreto. Ci godiamo questo risultato ma poi dobbiamo programmare la prossima stagione e dovremo fare con quello che abbiamo, cioè molto poco". I momenti bui non sono mancati: "Ce ne sono stati diversi, le preoccupazioni per le scadenze, i pagamenti di metà febbraio. Sportivamente la sconfitta in casa con la Salernitana ci ha messi di fronte alla realtà. Accettare la presidenza non è stata una scelta razionale, ma di cuore. Non avrei potuto dire di no alla squadra dove sono nato e cresciuto".
Lanna invece glissa su Ferrero: "Non lo conosco e non mi permetto di giudicare la sua gestione. Guardo al futuro e mi piacerebbe che la Sampdoria tornasse ad avere i principi che aveva inculcato Paolo Mantovani. Certo il mio presidente era proprietario e aveva tanti soldi che noi non possediamo. Per cui risultati a parte, mi piacerebbe che la Samp viva dentro e insieme la città, non solo la domenica allo stadio. Questi sono i valori che inseguo".