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Sampdoria, Sabiri: 'Ora sono un blucerchiato, felice di essere qui. Grazie Giampaolo'
"Ora sono un giocatore della Samp e sono felice" prosegue Sabiri parlando del riscatto obbligatorio in caso di salvezza. "Quando sono arrivato ho detto che volevo diventare importante per la Samp. Ora l’obiettivo è diventarlo ancora di più. E la Samp non dovrà più lottare per la salvezza: ha ragione il mister quando dice che 36 punti sono pochi per un club così. Il gol nel derby stato molto importante e mi fa molto piacere aver dato gioia ai tifosi. Ma per me segnare con il Genoa o contro un’altra è uguale: le gare valgono sempre tre punti.. Il fotomontaggio di Boselli? L'ho visto, però l’importante per me era che la Samp fosse salva in A, non mi interessa chi va in B".
Sabiri preferisce gli assist o i gol? "Per me è uguale. Io sono un trequartista anche se nelle ultime gare ho giocato sull’esterno ma questo è il mio lavoro: aiutare la squadra e le punte. Se ho giocato bene, molto del merito è di Giampaolo: mi ha aiutato, non era facile abituarmi alla Serie A e so che devo crescere ancora tanto per starci. Ogni giocatore al mondo vuole uno stadio caldo come il nostro, con 20-30 mila tifosi, ti dà una grande spinta".
Sabiri ha stretto due amicizie particolari, una con Colley ("E' mio fratello") e una con la signora Franca, la sua vicina di casa: "Certo, Franca è la mia nonna italiana. A Genova mi sento a casa, c’è grande affetto. Mi hanno appena regalato il simbolo della Samp con la bandiera del mio Marocco, ho apprezzato molto" A proposito di Marocco, la Nazionale è un obiettivo? "Non lo so… È il mio sogno, vediamo". L'obiettivo a breve termine invece adesso potrebbe essere un gol all'Inter: "Speriamo di sì, ma la cosa più importante è fare una partita seria come con la Fiorentina e finire al massimo".