Sampdoria, la prima volta di Schick: 'Mi ispiro a Ibra'
Alto, dinoccolato eppure tecnicamente dotatissimo, l'ex Sparta Praga ha tutte le carte in regola per rivelarsi un vero e proprio colpo di mercato estivo. E mentre la dirigenza doriana che lo ha strappato alla Roma gongola, lui concede la sua prima intervista italiana a Il Secolo XIX. Traduttore d'eccezione, il compagno Ivan: "Mi sento molto bene, sono contento di aver giocato il secondo tempo dell'amichevole e segnato. Anche se il trequartista (alle spalle di Cassano-Budimir, ndr) non è il mio ruolo" rivela Schick.
Giovane, ambizioso e con le idee chiarissime: "Sono un giocatore tecnico, quindi per me va bene anche giocare lì e provare a mandare in porta gli attaccanti ma a me piace di più giocare in attacco e essere io quello che va in porta. Cassano? Quando si gioca con giocatori coi piedi buoni sembriamo tutti più bravi. Mi sono trovato benissimo, è un onore per me e un'esperienza che mi fa crescere".
L'idolo non poteva che uno: "Mi ispiro a Zlatan (Ibrahimovic, ndr)". E in stanza si lavora sull'italiano: "In camera sono con Ivan e Skriniar che mi stanno aiutando con la lingua -conclude Schick-. E' una fortuna averli trovati".