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  • Sampdoria, l'avvocato di Ferrero: 'Bancarotta fraudolenta? Tutto bizzarro'

    Sampdoria, l'avvocato di Ferrero: 'Bancarotta fraudolenta? Tutto bizzarro'

    La notizia di ieri, relativa alla possibile richiesta di un'accusa per bancarotta fraudolenta di Massimo Ferrero, sembra aver fatto cadere dalle nuvole il Viperetta e pure il suo legale, l'avvocato Giuseppina Tenga: "Ho chiesto a Ferrero se avesse ricevuto avvisi di garanzia o richieste di rinvio a giudizio e mi ha risposto di no. Ho letto che sarebbe stato proprio il giudice che aveva emesso la sentenza di proscioglimento del presidente a consigliare al pm il modo giusto per come riavviare l’indagine… Trovo a dir poco bizzarro che il giudice possa tirare le orecchie a un pubblico ministero" ha detto il legale a Il Secolo XIX.

    La 'tirata di orecchie' del GUP, però, sembra riguardare maggiormente la motivazione alla decisione di proscioglimento del presidente Ferrero. Arturi infatti aveva valutato l’impianto accusatorio lacunoso e incompleto, basato su asserzioni "legittimate da indiscutibili profili di perplessità ricavati dalla singolare tempistica di flussi finanziari tra società dello stesso gruppo imprenditoriale", solo "eccessivamente sbrigative ed apodittiche". A colpire era anche la "singolare scansione cronologica del versamento" che "si incastra con millimetrica precisione nei termini di scadenza dei pagamenti dei debiti contratti dalle società del presidente blucerchiato". "L’ipotetica ricostruzione alternativa dell’operazione finanziaria interna al gruppo Ferrero" proseguiva l GUP "non legittimerebbe il rinvio a giudizio".

    La sostanza delle parole del giudice è che Il pubblico ministero aveva condotto le indagini in maniera approssimativa su un filone che non era quello corretto, e per questo il GUP non ha potuto procedere per difetto di querela. Da qui l'idea, da parte del PM, di proseguire su un altro terreno.

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