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    Sampdoria, Invernizzi: 'CdA fatto per cessione a Vialli. Dissi sì per Luca'

    Sampdoria, Invernizzi: 'CdA fatto per cessione a Vialli. Dissi sì per Luca'

    • Lorenzo Montaldo
    La presenza di Giovanni Invernizzi nel vecchio Consiglio di Amministrazione della Sampdoria era un chiaro segnale relativo ad un possibile passaggio di mano del club blucerchiato, dalle mani di Massimo Ferrero a quelle di Luca Vialli. A confermarlo è stato lo stesso Invernizzi, in una lunga intervista rilasciata a Primocanale: "Mi era stato chiesto da parte del presidente di entrare a far parte del CdA della Sampdoria, avevo preso qualche informazione e mi sembrava costruito per preparare una cessione. Io non avendo competenze tecniche avevo dato la mia adesione, pensavo di dare una mano alla società attuale e magari a una nuova società che stesse entrando. Poi questo non si verificò, forse nessuno saprà mai la verità. Per me è stata comunque un'esperienza importante perché ho conosciuto professionisti validi, tra i quali mi fa piacere ricordare Praga e Repetto, anche grandi tifosi sampdoriani. Ci eravamo prestati per dare il nostro contributo a un eventuale passaggio di proprietà".

    "Se ero l'uomo di Vialli nella Sampdoria? Io mi sentivo l'uomo della Samp che in quel momento doveva dare il meglio" aggiunge Invernizzi. "Luca lo sentivo come ci sentiamo adesso, anche con gli altri compagni, la sua grande intelligenza e delicatezza hanno fatto sì che non mi mettesse mai in difficoltà e non chiedesse cose particolari. Ero l'uomo di una società che poteva poi passare la mano ad un'altra. Sapere che, anche se non era ufficiale, ci fosse dietro Luca, mi fatto dire sì ad aderire a questa situazione".

    E per quanto riguarda il futuro? Vialli potrebbe tornare alla carica? "Non lo so, rimango a quella che è la dichiarazione fatta recentemente dove dice che il suo sogno è fare il presidente di una squadra di calcio. Da sampdoriano rimango a quello che può essere il pensiero di tutti: a oggi c'è questa società che sta facendo bene ed è giusto lasciare lavorare chi c'è".

    Il passato blucerchiato però non si dimentica: "Trent'anni di a Genova, di cui sono diventato cittadino di adozione e quasi una vita professionale per la Samp, con cui ho sempre avuto un legame particolare, strettissimo. Ero un gregario ma i tifosi mi hanno sempre fatto sentire fondamentale".

    E su un possibile ritorno di fiamma e la fine della sua esperienza con la Samp? "Questa esperienza si è chiusa perchè si doveva chiudere, c'è sempre un po' di amarezza dopo tanto tempo, ma forse era arrivato il momento. C'era già stato qualche dentro-fuori negli anni passati, ho capito che era giusto avere altre opportunità. Mi ha cercato il presidente dello Spezia Stefano Chisoli che ringrazio pubblicamente, mi ha dato questa opportunità che ho preso al volo. Ringrazio gli spezzini di avermi accolto così bene, cercherò di portare il mio contributo a questo club, dove ho trovato un ds come Meluso straordinario e tantissimi validi collaboratori".

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