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Sampdoria, infortunio Damsgaard: il calvario, le cure e le buone notizie, ecco quando torna
Il Secolo XIX spiega anche la natura della sua malattia, ossia l'artrite reumatoide, che da quando è iniziato il ciclo di cure, circa tre settimana fa, non si è più manifestata. Damsgaard adesso è al lavoro per ricostruire la massa muscolare persa a causa dell'inattività forzata, ogni giorno si sottopne a quasi otto ore di lavoro, comprensive di alcune esercitazioni con il pallone. Addirittura per essere più vicino al centro specialistico (a cui si appoggia anche la Nazionale danese) ha preso una casa in affitto nelle vicinanze.
Il 'mistero' sull'infortunio di Damsgaard è dovuto alle difficoltà di arrivare ad una diagnosi del problema: inizialmente si pensava ad una artrite settica, in realtà poi identificata come artrite reumatoide. La malattia ha colpito il fantasista classe 2000 nella notte del 27 ottobre, prima con febbre alta e gonfiore del ginocchio destro. Ciò ha ovviamente richiesto la pulizia in artroscopia. Si è trattato quindi di un problema non connesso all'infortunio muscolare all'altra gamba, la sinistra il 12 ottobre in nazionale. Il calvario di Damsgaard è stato lunghissimo: ricoverato due volte alla clinica Montallegro, ha poi trascorso settimane da solo in casa a Genova, curandosi con antibiotici, e preoccupandosi (al pari di tutta la Samp) quando la malattia non regrediva. La paura è tornata a gennaio, quando la malattia ha causato un nuovo attacco.
Ora Damsgaard migliora, non è stata fissata una data ufficiale di rientro ma l'idea sarebbe quella di farlo tornare a Genova durante la sosta del campionato, a fine marzo, pronto per l'ultima fase di recupero. Il sogno del ragazzo sarebbe quello di tornare a vestire la maglia della Samp prima della fine della stagione, mettendosi a disposizione di Giampaolo per le ultime 5 o 6 giornate di campionato, da metà aprile in poi. Ovviamente, senza forzare né accelerare i tempi.