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    Sampdoria, incredibile Ferrero: denuncia il CdA per bancarotta

    Sampdoria, incredibile Ferrero: denuncia il CdA per bancarotta

    Si alzano ancora, se possibile, i toni in casa Sampdoria. Ad aumentare il livello dello scontro è, manco a dirlo, l'ex presidente Massimo Ferrero che, dopo la mossa a sorpresa con Holding Max dei giorni scorsi, adesso è pronto ad un nuovo colpo di scena: il Viperetta infatti vuole denunciare l'attuale Consiglio di Amministrazione per "bancarotta preferenziale".

    Adesso tutte le varie diffide, lettere e dichiarazioni pubbliche hanno assunto un senso più compiuto: Ferrero evidentemente preparava il terreno per questa mossa. La bancarotta preferenziale è uno dei reati più comuni in situazioni di fallimento, e 'punisce' chi, in maniera voluta, preferisce soddisfare alcuni creditori piuttosto che altri, in violazione della 'par condicio creditorum'. 

    DICHIARAZIONI - Ferrero ha affidato al suo avvocato, il professore universitario Pieremilio Sammarco, l'incarico di valutare l'esistenza dei presupposti per denunciare il Cda.  Delle conferme arrivano dallo stesso Viperetta a Telenord: "Così ci vedremo chiaro una volta per tutte". 

    ACCUSE - Le accuse non si limitano soltanto a questo aspetto. Ferrero imputa al CdA, nominato dopo il suo arresto e subentrato in una situazione di profonda instabilità, anche altri aspetti. Uno, ad esempio, è il non aver concluso tre mesi fa l'operazione del prestito obbligazionario convertibile, a causa del mancato pagamento di una rata del finanziamento Sace da 20 milioni garantito dallo Stato ed erogato da banca Macquarie. "Era già tutto concluso e ora non ci troveremmo in questa situazione", afferma Ferrero.

    MA LA VERITA'? - Giova ricordare che la Sampdoria non rispettò la scadenza semplicemente perché in cassa non c'era la liquidità necessaria. Oltretutto, nella vicenda bond Banca Macquarie avrebbe svolto soltanto il ruolo di arranger: aveva studiato e preparato il prestito, che avrebbe dovuto essere garantito da un terzo soggetto. Terzo soggetto che, secondo Corte Lambruschini, semplicemente non esisteva. La vicenda quindi non si sarebbe completata soltanto per inesistenza di un finanziatore, e non per il mancato pagamento della rata. 

    CREDITORI - Un ulteriore spunto di indagine fornito da Ferrero al suo legale riguarda l'utilizzo del finanziamento erogato da Banca Macquarie. L'ex presidente vuole sapere se la cifra sia stata impiegata dal Cda esclusivamente "a tutela dei creditori". E' una condizione necessaria affinché possa sussistere la garanzia dello stato. La cosa paradossale è che il finanziamento era stato ottenuto dallo stesso Ferrero tra febbraio e marzo del 2021.

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