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Sampdoria, Giampaolo: 'Voglio un collettivo, Cassano...'
Intensità, allenamenti sempre vissuti da dentro, e tanta tanta attenzione: questi gli ingredienti di Giampaolo, come racconta lui stesso a Il Secolo XIX: "Mi sento parte integrante dell'allenamento e lo vivo come se fossi un calciatore. Il mio calcio è un collettivo di 11 che leggono allo stesso modo ciò che accade. Impressioni? Buone, il gruppo è serio, lavora bene, non c’è stato un giorno buttato via, quelli in cui manca intensità fisica e mentale".
Tutto lo stile di gioco è incentrato sulla difesa, che sarà a 4: "Ho sempre giocato a 4 con qualche rara parentesi. Cambiare da 4 a 3 significa reimpostare un grandissimo lavoro didattico. Se domani arrivasse un difensore nuovo i tempi di apprenimento sarebbero più lunghi. Vale anche per il difensore più forte del mondo, si dovrebbe mettere in coda".
E guai a dirgli che 'lancia i giovani', Giampaolo la vede diversamente: "Non parliamo di età, a me interessa la capacità di pensare in maniera diversa da quanto si faceva il giorno prima. Voglio gente attenta, disponibile e volenterosa. Schick qualche filo di talento lo ha già mostrato -continua l'allenatore ancora al quotidiano genovese- Budimir è un ragazzo serissimo e ha caratteristiche d'attacco che non abbiamo, Torreira è interessante, dobbiamo lavorarci ma penso abbia prospettive. Cassano si sta allenando sodo, si sta applicando, non ho nulla da dire su di lui".