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    Sampdoria, Giampaolo: 'Voglio un collettivo, Cassano...'

    Sampdoria, Giampaolo: 'Voglio un collettivo, Cassano...'

    • Lorenzo Montaldo
    Il calcio di Marco Giampaolo dal ritiro di Temù sta conquistando gran parte del pubblico della Sampdoria. Se n'è ancora visto poco, di gioco vero, ma le metodologie dell'ex tecnico dell'Empoli riscuotono molto successo tra i tifosi blucerchiati in ritiro.

    Intensità, allenamenti sempre vissuti da dentro, e tanta tanta attenzione: questi gli ingredienti di Giampaolo, come racconta lui stesso a Il Secolo XIX: "Mi sento parte integrante dell'allenamento e lo vivo come se fossi un calciatore. Il mio calcio è un collettivo di 11 che leggono allo stesso modo ciò che accade. Impressioni? Buone, il gruppo è serio, lavora bene, non c’è stato un giorno buttato via, quelli in cui manca intensità fisica e mentale". 

    Tutto lo stile di gioco è incentrato sulla difesa, che sarà a 4: "Ho sempre giocato a 4 con qualche rara parentesi. Cambiare da 4 a 3 significa reimpostare un grandissimo lavoro didattico. Se domani arrivasse un difensore nuovo i tempi di apprenimento sarebbero più lunghi. Vale anche per il difensore più forte del mondo, si dovrebbe mettere in coda".

    E guai a dirgli che 'lancia i giovani', Giampaolo la vede diversamente: "Non parliamo di età, a me interessa la capacità di pensare in maniera diversa da quanto si faceva il giorno prima. Voglio gente attenta, disponibile e volenterosa. Schick qualche filo di talento lo ha già mostrato -continua l'allenatore ancora al quotidiano genovese- Budimir è un ragazzo serissimo e ha caratteristiche d'attacco che non abbiamo, Torreira è interessante, dobbiamo lavorarci ma penso abbia prospettive. Cassano si sta allenando sodo, si sta applicando, non ho nulla da dire su di lui".

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