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    Sampdoria, i 'casi' di Conti e Verre da sciogliere: il punto

    Sampdoria, i 'casi' di Conti e Verre da sciogliere: il punto

    Venerdì sera si è conclusa ufficialmente la stagione della Sampdoria, che con la sconfitta di Palermo ha capito di non avere più speranze per la Serie A. Adesso per i blucerchiati, reduci dal 'rompete le righe' ufficiale di ieri, sono iniziate le vacanze ma non per la dirigenza, chiamata ad un compito difficile. Gli uomini mercato doriani dovranno muoversi tra paletti, numerosi giocatori in prestito che rientreranno alla base, e pure alcune situazioni spinose da sciogliere per quanto riguarda certi calciatori dal contratto 'pesante' come Andrea Conti e Valerio Verre.

    Il primo è un vero e proprio 'caso': l'esterno quest'anno in Serie B ha disputato un minuto contro il Lecco all'andata. Da lì in poi i numerosi problemi fisici, spesso pare ai polpacci, lo hanno tenuto lontano dall'elenco dei convocati. Ad un certo punto, sembrava persino fuori rosa: continuava ad allenarsi a parte, in orari diversi e con il preparatore, pur essendo tecnicamente recuperato. Nelle ultime settimane era stato frequentemente inserito tra i giocatori a disposizione, Pirlo lo ha portato anche a Palermo, ma non è mai sceso in campo. Il problema è che il suo stipendio è uno dei più pesanti della Sampdoria, frutto di un rinnovo sino al 2025 a cifre altissime. Il ragazzo arrivato dal Milan nel gennaio del 2022, aveva disputato subito, seppur parzialmente, 8 delle 12 presenze complessive collezionate sino ad oggi in blucerchiato, per un totale di 445 minuti totalizzati in due anni e mezzo. All'epoca il classe '94 aveva il contratto in scadenza con i rossoneri e il rinnovo, esercitato a marzo, aveva prodotto un contratto sino a giugno 2025 a circa un milione netto all'anno.

    Situazione simile anche per Valerio Verre che la Samp aveva provato a vendere tra dicembre e gennaio, mettendolo anche fuori rosa. Dopo il reintegro e l'acuto con la Feralpi, con tanto di esultanza polemica, il centrocampista è nuovamente sparito dai radar. Convocato, reintegrato in gruppo, ma uscito dalle rotazioni: in seguito alla doppietta con la Feralpi, quindi nelle ultime dieci partite, ha giocato quattro volte da titolare, quattro volte è rimasto in panchina, in una circostanza ha disputato dieci minuti e in un'occasione non è stato neppure convocato. Secondo Il Secolo XIX, è in odore di addio, ma bisognerà trovare un accordo. Come si è visto a gennaio, non è semplice.

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