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Sampdoria, Giampaolo: 'Su Quagliarella decidiamo domani'
Il diktat di Giampaolo è quello di proseguire sulla strada tracciata domenica: "Dalla Samp mi aspetto sempre le stesse cose, mi aspetto che abbia personalità dentro la partita, che faccia la partita, che giochi insieme e mantenga un certo ordine, che non disperda energie fisiche. La partita di Benevento, sul piano dell'intensità e della velocità, è stata quella che ci è costata di più fisicamente. La partita contro la Fiorentina ha avuto un 40% in meno di intensità rispetto a Benevento, ma sembrava che la squadra corresse il doppio, questo è perché si correva male, non si correva insieme - riporta Sampdorianews.net -. Domenica la squadra ha corso bene, ha giocato corto, anche rischiando a volte, ma il rispetto dei principi di gioco è determinante. Con la Roma ci vorrà alta intensità mentale, distribuzione del carico della partita in maniera univoca e uguale per tutti. E' evidente che le vittorie ti aiutano ad essere più leggero, la mia soddisfazione è che nonostante venissimo da un periodo magro di risultati la squadra è riuscita a trovare quella leggerezza, e il coraggio di avere l'iniziativa. Domenica abbiamo rivisto una squadra che lavora per rispettare determinati concetti di gioco – prosegue il mister - che si vinca o che si perda. Avevo chiesto un calcio leggero, ma non intendo superficiale. La capacità di essere leggeri e di giocare la partita, senza lasciarsi giocare dalla partita e senza porci obiettivi di medio o lungo termine. Dobbiamo pensare alla partita di domani e basta, e ogni volta deve essere così"
Di fronte c’è la Roma, una squadra per cui Giampaolo spende parole importanti: “E' una squadra che lavora, gioca e si organizza per un calcio che io chiamo europeo, una squadra che vuole essere leader della partita, che non ti lascia giocare perchè viene a prenderti alto e difende alto. Tutto questo viene valorizzato dalle qualità dei giocatori. E' una squadra che non ti aspetta, di grande qualità sul piano fisico. Sarà una partita tosta. La Roma ha giocatori forti e quando sei a quei livelli puoi sopperire alle assenze dei top player" Sarà anche l’occasione giusta per Giampaolo per riabbracciare Schick: "E' un giocatore forte che a mio avviso ha le caratteristiche per diventare uno degli attaccanti più forti d'Europa, fa cose fuori dal comune, ha una forte personalità e non ha paura di sbagliare. Nella sua morfologia non è un'ala, se è impiegato da ala può fare fatica, ma l'allenatore non deve cambiare modulo in funzione di un solo giocatore. Chi mastica calcio – conclude l’allenatore della Samp -saprà trovare la soluzione migliore per Schick."