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    Sampdoria, Gabbiadini: 'Vi spiego la mia esultanza, appena ho ho capito che era fallo...'

    Sampdoria, Gabbiadini: 'Vi spiego la mia esultanza, appena ho ho capito che era fallo...'

    Manolo Gabbiadini è stato il grande protagonista della vittoria della Sampdoria contro l'Udinese. Il gol - splendido - segnato su punizione ha dato il 'la' alla rimonta della Sampdoria: "Era la mia posizione ideale. Appena ho subìto il fallo, ho capito che era una grande occasione. Abbastanza lontano dalla porta, come piace a me: io calcio forte e così la palla ha il tempo di scendere dove voglio mandarla. Gol della svolta? Speriamo! Ci voleva proprio" ha confessato l'attaccante a La Gazzetta dello Sport. In molti, però, si sono chiesti il motivo dell'esultanza, letta anche come un po' polemica: "Esultanza rabbiosa, direi" ha chiarito Gabbiadini. "È stata spontanea, forse la reazione alla nostra situazione. Stiamo soffrendo tanto, speravamo in un rendimento differente. E invece siamo lì, e allora la rabbia viene fuori. E può anche essere preziosa".

    E dire che Gabbiadini avrebbe anche potuto firmare una doppietta, calciando il rigore poi trasformato da Ramirez:"Il rigorista è Quagliarella. Quando abbiamo capito che Fabio era dolorante e non avrebbe potuto calciare, ci siamo guardati io e Ramirez. Gaston mi ha detto che voleva tirare, io l’ho visto carico, so che è in grandi condizioni e ho accettato senza problemi".

    Gabbiadini fa anche autocritica nei confronti dell'esonero di mister Di Francesco: "Di sicuro tutti avremmo potuto dare di più. Ha pagato Di Francesco perché nel calcio funziona così, mi è spiaciuto a livello umano e anche tecnico, perché apprezzo molto il suo calcio offensivo. Di Francesco ha ottime idee e io ho il rimpianto di aver saltato qualche partita per infortunio durante la sua gestione". Oggi oltretutto è anche il compleanno del calciatore classe 1991: "Se i 28 sono l’età della maturità? Ahahahah… vedremo. Però è vero che sono più tranquillo di una volta, ho imparato a gestire meglio le situazioni e i momenti negativi. Sicuramente la famiglia è fondamentale: quando sono con Martina, Tommaso e Nicolò, il calcio passa in secondo piano. E quando torno al campo - conclude - sono carico e motivato"

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