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    Sampdoria, Ferrero: 'Ranieri poteva fare di più. Niente Ribery, Damsgaard...'

    Sampdoria, Ferrero: 'Ranieri poteva fare di più. Niente Ribery, Damsgaard...'

    Il presidente della Sampdoria Massimo Ferrero, nella consueta intervista fiume rilasciata a Il Secolo XIX, oltre alla questione societaria ha toccato numerosi altri temi legati al mercato e al presente blucerchiato, a partire da Ranieri: "Un grande allenatore, ma poteva fare anche un po’ di più. La sua idea di calcio è diversa dalla mia. Ma non è una critica. A Giampaolo ci abbiamo pensato, ma non avevo la percezione che fosse convinto di venire. E io ho già commesso un grave errore del genere con Di Francesco".

    Il Viperetta prova a rassicurare sulla situazione della Samp: "Sento dire in giro, anche nell’ambiente blucerchiato, che la Sampdoria sta a pezzi. Non è vero. Non parlo di me, ma questa è una mancanza di rispetto nei confronti di tante persone che si fanno il mazzo 24 ore al giorno per portare avanti i programmi della società. E in molti sono anche tifosi Sampdoriani. Ho la fortuna di avere una coppia, il direttore operativo Bosco e Panconi oggi consulente domani chissà, entrambi bravi professionisti e anche tifosissimi, che fanno funzionare i conti. Abbiamo sempre pagato gli stipendi, ci siamo allargati con calcio a cinque e il femminile in Serie A. La Primavera è arrivata in semifinale dei playoff. I lavori al centro sportivo sono ripresi".

    Sull'addio di Pecini? "Damsgaard è arrivato grazie a lui. La Sampdoria è la sua casa, io un po’ il suo papà. È uno di quei figli irrequieti che vuole andare a fare delle esperienze. Tornerà. Osti è il capo dei direttori sportivi italiani. Con Faggiano sono sicuro che ci starebbe benissimo. Io ho la qualità di percepire prima degli altri lo spessore degli umani. Uno è il diavolo, l’altro l’acqua santa, detto con simpatia. Osti è una persona ragionevole un valore aggiunto che conosce da anni le dinamiche di squadra e del mercato. Faggiano viaggia su altri binari, con lui è un po’ come il “Rischiatuto” di una volta".

    Capitolo mercato: "Avendo perso tanti soldi per la pandemia per mettere a posto il bilancio bisogna cedere qualcuno. Ma lo farò senza incidere sulla forza della squadra. E i giovani come Damsgaard ora ce li godiamo, o li vendiamo solo per una proposta indecente. Ribery costa troppo, con Keita non abbiamo trovato l’accordo".

    Il Viperetta ha parlato anche di Vialli e Mancini: "Quando sono arrivato ero inesperto, ho detto che volevo vincere lo scudetto e mi hanno massacrato. Giustamente. I tempi sono cambiati, quel calcio non c’è più. L’Italia all’europeo con Vialli e Mancini? Peccato non ci siano più qui. Ora bisogna costruirseli in casa, come fanno Atalanta e Sassuolo. Una squadra di dieci Damsgaard e provare a salire sempre più in alto. E non è detto che ci riesci".
     

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