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    Sampdoria, fatta per Giampaolo, anzi no: i retroscena del pomeriggio e cosa manca per chiudere

    Sampdoria, fatta per Giampaolo, anzi no: i retroscena del pomeriggio e cosa manca per chiudere

    La giornata di ieri è stata surreale per la Sampdoria. Il club blucerchiato, dopo le riflessioni maturate sabato tra Lanna, Panconi Romei, Bosco Osti e Faggiano, ha deciso di sollevare dall’incarico Roberto D’Aversa, che era già in bilico dopo il Cagliari, e ha deciso di puntare in maniera convinta su Marco Giampaolo. I contatti e le discussioni con l’agente dell’allenatore, Tullio Tinti, hanno prodotto un’intesa che si riteneva ormai generale, tanto che nel pomeriggio la società si diceva convinta di avere ormai chiuso con il mister di Giulianova. In realtà, nella serata sono sorte complicazioni.

    Secondo Il Secolo XIX il problema sarebbe stato un difetto di comunicazione, legato al salario. La Samp e Giampaolo si erano già accordati per un semestrale, con anche un’opzione per le successive due stagioni, in modo tale da sentirsi parte integrante di un progetto. L’allenatore non vorrebbe svolgere soltanto il ruolo di traghettatore, essendo legato ai colori blucerchiati. Il problema, invece, riguarda lo stipendio. Giampaolo, pur di tornare al Doria e aiutare la società, si era detto disponibile ad abbassare l’ingaggio attualmente percepito dal Torino, ma da Corte Lambruschini vogliono un taglio più cospicuo del salario.

    Tutto ciò ha prodotto una frenata, anche se la Samp continua a dirsi fiduciosa del buon esito della trattativa. Gli uomini dei conti doriani adesso riesamineranno i numeri con il collegio arbitrale, per ottenere il via libera. Però la sensazione, stando al quotidiano, è quella di una grande confusione a livello societario. Oggi la Samp proverà a chiudere con Giampaolo, sarà comunque un lunedì decisivo per capire il futuro della Samp e la situazione in panchina.

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